Ricerca: Servizio Civile in Veneto

Contesto

Il Servizio Civile (SC) è la scelta volontaria dei giovani dai 18 ai 28 anni, di dedicare un anno della propria vita a favore della comunità. Il SC offre ai giovani un’esperienza dalla forte valenza educativa e formativa ed è un’importante occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare l’inserimento sociale e professionale contribuendo allo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese.

Su tutto il territorio nazionale è possibile partecipare al Servizio civile universale (SCU) e sul territorio veneto anche al Servizio civile regionale (SCR). Le principali aree di intervento nelle quali è possibile prestare il SC sono: ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico e culturale, protezione civile.

L’Università di Padova, sin dall’istituzione del SC (Legge n. 64 del 6 marzo 2001) ha accolto volontarie e volontari presso le sedi dell’Ateneo, ma anche presso le sedi degli enti partner che nel tempo si sono affiliate per gestire i progetti di SC. Per indagare come questo percorso può influire sulla vita dei giovani, ad oggi, in Veneto sono state attivate due ricerche: la prima è stata svolta nel 2011-2012 dal prof. Nicola Alberto De Carlo sul tema dell’inserimento lavorativo di chi aveva svolto il SC; la seconda, appena conclusa, ha approfondito le ricadute che il SC ha avuto sulle traiettorie biografiche di giovani operatrici e operatori. Quest’ultima è stata sovvenzionata dal fondo formazione-informazione della Regione Veneto Piano di attività informative e formative per il servizio civile in Veneto 2022” – Direzione Servizi sociali, finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, e gestito dal Centro Servizio volontariato di Padova e Rovigo (CSV). Con l’approvazione della Consulta per il SCR e con la collaborazione del Coordinamento spontaneo di enti e volontari del Veneto (CSEV), la Regione ha investito dei fondi per verificare il valore dell’esperienza di SC nella vita di un giovane. A tale ricerca hanno partecipato 839 ex volontarie e volontari che hanno svolto l’esperienza nella Regione Veneto dall’anno 2016/2017 al 2022/2023. In particolare, sono state esplorate le dimensioni relative alla sfera personale, alle aspettative, all’orientamento al futuro, alle forme di cittadinanza attiva e alla partecipazione al mercato del lavoro.

Lo studio “Servizio Civile Universale e Regionale in Veneto” è stato condotto tra gennaio e maggio 2023 dal Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova.

Metodi

La metodologia adottata per la ricerca è stata di tipo quali-quantitativa e ha combinato la somministrazione di un questionario on-line con interviste discorsive e focus group con operatori e operatrici volontari e altri testimoni (Operatori e Operatrici Locali di Progetto – OLP, Responsabili di enti, formatori e formatrici).

Attraverso il questionario on-line sono state raccolte le informazioni socio-anagrafiche, la rilevazione di come l’esperienza influisca sull’occupabilità, sullo sviluppo di forme di cittadinanza attiva e sull’orientamento al futuro e se – e in che modo – le caratteristiche socio-anagrafiche di base possano influire o meno su tali aspetti. Attraverso le interviste e i focus group sono stati analizzati gli aspetti strutturali e organizzativi del SC in Veneto, la relazione con operatrici e operatori volontari ed eventuali cambiamenti nel tempo, la relazione con il territorio e i limiti e le potenzialità del servizio.

Il campione

Le mail d’invito per rispondere al questionario sono state inviate a 6815 ex operatori e operatrici volontari. Di queste hanno risposto 839 persone. Inoltre la ricerca sul campo è stata portata a termine anche grazie alla partecipazione di:

  • 11 ex operatori e operatrici volontari e 5 testimoni privilegiati, coinvolti attraverso interviste individuali discorsive in profondità;
  • 21 testimoni privilegiati e 6 operatori e operatrici volontari, ancora in servizio, coinvolti attraverso dei focus group.

I risultati dell’indagine

Aree: i rispondenti hanno svolto SC nelle aree assistenza (42,54%), patrimonio storico (30,68%), educazione e promozione (21,76%). I percorsi all’estero rappresentano lo 0,14% del campione. Quest’ultimo dato conferma la vocazione ancora marcatamente nazionale di questa progettualità.

Pubblico vs privato: il 64,36% del campione ha prestato SC presso un ente pubblico.

Completamento: l’85,4% del campione ha portato a termine il percorso. Il 14,17% ha abbandonato in corso d’opera e lo 0,40% ha abbandonato prima dell’inizio, pur avendo aderito.

Livello di istruzione: i volontari che svolgono il SC sono caratterizzati da un alto livello di istruzione, oltre il 66% ha terminato un percorso universitario (laurea triennale o magistrale).

Motivazioni: il 76,74% del campione dichiara di aver scelto questa esperienza per accrescere le proprie competenze. La componente di quanti hanno scelto il SC come forma di cittadinanza attiva risulta presente, ma relativamente limitata (il 31,80% per migliorare la società, il 19,71% per aiutare le persone che hanno bisogno e l’1,84% per migliorare l’ambiente).

Grado di soddisfazione: in generale, la maggioranza dei giovani e delle giovani che hanno partecipato alla ricerca si ritiene soddisfatta dell’esperienza di Servizio Civile vissuta (79% del campione). Esso sembra avere un impatto soprattutto sui percorsi di cittadinanza attiva degli operatori che, nello svolgerlo, acquisiscono competenze trasversali, non solo spendibili nel mercato del lavoro, ma anche nella loro quotidianità di cittadini più consapevoli. Il Servizio Civile, infatti, radica sensibilità e attenzioni verso tematiche sociali, culturali e ambientali, all’interno della pratica quotidiana, e ha delle ricadute dirette sia all’interno delle biografie dei giovani, sia della collettività a cui la loro azione è rivolta. Il Servizio Civile è considerato dai giovani come un’esperienza che agisce come amplificatore di possibilità. Il 62% del campione dichiara di aver cambiato idea (completamente o in parte) circa il proprio futuro professionale dopo il Servizio Civile.

Competenze: la ricerca ha permesso di confrontare 4 categorie di competenze, rilevando che durante il periodo di SC quelle personali appaiono maggiormente mobilitate, rispetto a quelle metodologiche, organizzative e sociali. Le competenze personali mobilitate riguardano le aree della flessibilità, dell’iniziativa, della motivazione e della responsabilità. Le competenze sociali riguardano soprattutto l’intercultura. Rimangono alcune criticità nel processo di riconoscimento, validazione, certificazione e spendibilità (in ambito lavorativo e formativo) delle specifiche competenze mobilitate. Tuttavia, la maggioranza dei volontari coinvolti riconosce di aver ampliato la conoscenza del territorio e le reti sociali a cui riferirsi anche per la ricerca del lavoro. Prima del SC, il 31,28% del campione era disoccupato, rispetto al 13,8% del periodo successivo al SC.

Presentazione dei risultati della ricerca

Venerdì 13 ottobre 2023, nel corso di un incontro aperto al pubblico all’Università di Padova, sono stati presentati i risultati di questa ricerca condotta da Devi Sacchetto e Alessio Surian del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) dell’Università di Padova in collaborazione con Giulia Storato e Romano Mazzon, con il coordinamento di Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza Missione e Rapporti con il territorio dell’Ateneo, e con il supporto dell’Area Comunicazione e marketing – Ufficio Public engagement – Settore Servizio Civile. All’incontro sono intervenuti: Gioia Grigolin, Dirigente dell'Area Comunicazione e marketing presso l'Università degli Studi di Padova; Lorenzo Maiorino, Dirigente del Servizio gestione degli operatori volontari e formazione del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri; Pasquale Borsellino, Direttore dell'Ufficio Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile della Direzione Servizi Sociali, Regione Veneto; Paolo Capraro, Componente della Consulta per il Servizio Civile Regionale; Angela Terranova, Portavoce del Coordinamento Spontaneo di Enti e Volontari del Veneto (CSEV); Alessandro Tognin, Rappresentante del Servizio Civile; in chiusura Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza Missione e Rapporti con il territorio dell’Ateneo.

Hanno partecipato all’incontro referenti, volontari ed ex volontari di enti che fanno parte di CSEV, quali AMESCI - Area Nord, CSV di Padova e Rovigo, Consorzio Veneto Insieme – Confcooperative – sede di Padova, Comune di Padova, Comune di Venezia, Università Cà Foscari di Venezia e Università degli Studi di Padova.

Il Rapporto di Ricerca “Servizio Civile Universale e Regionale in Veneto” sarà presto oggetto di pubblicazione.

Ricerca: Servizio Civile in Veneto

Da sinistra Pasquale Borsellino, Angela Terranova, Lorenzo Maiorino, Gioia Grigolin, Paolo Capraro e Alessandro Tognin

 

Ufficio Public engagement

Palazzo Storione
riviera Tito Livio 6, 35122 Padova
tel. 049.8273201 / 3840 / 3738 / 3594 / 3537
fax 049.8273592
serviziocivile@unipd.it

Orario: lunedì-venerdì 10-13, martedì e giovedì anche 15-16.30

Carta dei servizi