Erasmus Charter for Higher Education

Dalle sue origini, nel 1222, l’Università di Padova ha sempre annoverato l’internazionalizzazione tra i suoi valori fondanti, ed ha sempre mirato a promuovere collaborazioni e mobilità internazionali, oltre che a creare un ambiente internazionale all’interno dell’istituzione stessa.

L'Ateneo coglie ogni sfida e opportunità le si presentino sia per rafforzare e consolidare le collaborazioni già in essere che per esplorare approcci innovativi.

Il Programma Erasmus+ risponde alle esigenze della strategia di internazionalizzazione dell’Università di Padova e ha sempre supportato lo sviluppo dei suoi progetti e delle sue mobilità.

In merito al nuovo Programma, l’Università di Padova si prefigge di incrementare la sua partecipazione del 10%, promuovendo un più ampio accesso alle opportunità di finanziamento e una diversificazione delle tipologie di progetti selezionati. Ci si aspetta che, entro il 2027, almeno il 40% della comunità accademica beneficerà direttamente o indirettamente delle attività di internazionalizzazione. Le procedure verranno ripensate per essere più digitalizzate e sostenibili.

L’Università di Padova intende dedicare risorse opportunamente dedicate e formate al fine di migliorare i servizi di supporto alle mobilità in entrata e in uscita, oltre che per potenziare il suo coinvolgimento in consorzi internazionali. Approcci nuovi alla mobilità, come la mobilità virtuale ed il Virtual Exchange, oltre che metodologie didattiche innovative e programmi collaborativi, inclusi i titoli congiunti, verranno sperimentati e incentivati. La mobilità internazionale e il suo valore di crescita professionale e personale vengono riconosciuti sia in termini di risultati accademici che di sviluppo di competenze.

Il Programma Erasmus+ gioca un ruolo fondamentale nel supportare l’Università di Padova a creare un ambiente di apprendimento ampiamente accessibile e genuinamente inclusivo, in cui le varie opportunità sono a disposizione di tutte e tutti senza alcuna discriminazione.

  Erasmus Charter for Higher Education 2014-2020

L’Università di Padova “promuove l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale” (Art. 1, comma 2 dello Statuto). Sulla base di questo principio fondamentale ha sviluppato, nel tempo, relazioni transnazionali molto importanti che si sono sempre mantenute attive lungo tutti gli otto secoli della sua storia.

L'Ateneo è titolare della CEIS, Carta Erasmus per l'istruzione superiore (o ECHE), documento rilasciato dalla Commissione europea che fornisce il quadro qualitativo generale per le attività di collaborazione a livello europeo e internazionale che un istituto può svolgere all'interno del programma Erasmus+. L'ECHE è un prerequisito essenziale per la partecipazione al programma Erasmus Plus.

Le principali strategie organizzative per l’implementazione del programma Erasmus+ adottate dall'Ateneo:

  • totale revisione degli accordi interistituzionali Erasmus già esistenti e ampliamento verso nuovi istituti;
  • miglioramento della reciprocità dei flussi (la mobilità in entrata risulta essere inferiore a quella in uscita);
  • promozione della mobilità di dottorande e dottorandi;
  • cofinanziamento della mobilità in uscita di studentesse e studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo sia per istruzione che per formazione;
  • potenziamento del ruolo delle Relazioni internazionali sia in termini di risorse umane, sia nel supporto alla realizzazione di progetti europei per la formazione.

Il contributo dell’Università alle cinque priorità dell’Agenda sulla modernizzazione dell’Unione europea si realizza all’interno di politiche nazionali e, per quanto riguarda l'Ateneo, attraverso:

  • l'incremento generale delle immatricolazioni, in linea con il trend nazionale;
  • la costante attenzione rivolta al miglioramento della qualità dell’offerta formativa;
  • l’internazionalizzazione e la politica sulla mobilità, al primo piano nell’agenda istituzionale, principalmente in termini di cofinanziamento, con particolare attenzione a studentesse e studenti con disabilità;
  • l'impegno nella realizzazione di tirocini all'interno di aziende del territorio che danno, ogni anno, l’opportunità a circa 12.000 tra studentesse e studenti di utilizzare questo strumento di formazione.