Progetti di ricerca e indagini attive sui temi dell’inclusione

  Abilità trasversali, fattori legati allo studio, soddisfazione e successo in studenti all’Università

Le soft skills, o competenze trasversali, sono abilità individuali che permettono di raggiungere obiettivi personali e migliori relazioni interpersonali collegate con il benessere psicologico negli adolescenti e negli adulti.

A livello accademico, le competenze trasversali possono risultare fondamentali per fronteggiare le richieste e il carico di studio. Lo scopo di questa ricerca è di valutare la relazione tra soft skills, rendimento accademico, motivazione, approccio allo studio e soddisfazione accademica di studenti con DSA e/o ADHD.

Partecipando allo studio si chiede, in una prima parte, di fornire alcune informazioni di carattere anagrafico (età, genere, livello di scolarità, presenza di difficoltà di apprendimento) e legate alle risorse che l’Università mette a disposizione per supportare lo studio.

Nella seconda parte si trovano quattro brevi questionari relativi a: abilità trasversali, approccio allo studio, inteso come strategie utilizzate, senso di autoefficacia nello studio, soddisfazione accademica, che riguarda il senso di benessere relativo al proprio percorso universitario.

Il tempo previsto per la compilazione è di circa 15 minuti.

In questo modo è possibile capire come migliorare i servizi universitari, e quali interventi possono essere promossi per potenziare le competenze trasversali degli studenti.

Per partecipare allo studio

Per ulteriori informazioni prendere contatto con:
Barbara Carretti, barbara.carretti@unipd.it, oppure Gerardo Pellegrino gerardo.pellegrino@phd.unipd.it.

  Ricerca scientifica volta ad indagare gli effetti a breve termine del gioco sulle abilità cognitive, di lettura e sensori-motorie

Il laboratorio De. Co. Ne. Lab Research Group dell’Ateneo sta conducendo una nuova ricerca scientifica volta ad indagare gli effetti a breve termine del gioco sulle abilità cognitive, di lettura e sensori-motorie nella popolazione italiana e belga. In particolare si occupa di disturbi del neurosviluppo e, in particolare, di testare l’efficacia dei trattamenti con videogiochi d’azione per migliorare le difficoltà di lettura. Insieme a molti altri gruppi di ricerca, è emerso che sessioni di gioco ripetute con i videogiochi d’azione determinano dei miglioramenti nelle abilità attentive, nella lettura e nelle abilità fonologiche, anche in persone con diagnosi di dislessia evolutiva (Bavelier & Green, 2019 Neuron per una rassegna).

L’obiettivo della ricerca è quindi quello di confrontare le prestazioni ottenute dopo due singole sessioni di gioco di 30 minuti. Chi desidera contribuire a questo progetto, può incontrare i nostri esperti in due giornate, a distanza di una settimana l’una dall’altra. La durata della prima sessione sarà di circa un’ora e mezza, mentre l’altra sarà di solo un’ora. Si tratta di giocare con diversi mini-game di Rayman Raving Rabbids (su nintendo wii®), e di svolgere alcuni semplici test al computer e di lettura.

Questo studio è importante per comprendere meglio non solo la dislessia evolutiva, così come gli altri disturbi dell’apprendimento tipicamente associati, ma anche tutti i processi cognitivi che sottostanno alle abilità di lettura, a prescindere dalla lingua parlata.

Più partecipanti si riesce a coinvolgere, migliori saranno i dati e la possibilità di comprendere i processi cognitivi alla base della lettura. Il mondo della ricerca ha bisogno del contributo di tutti e questa potrebbe rivelarsi un’occasione preziosa per partecipare attivamente!

Per saperne di più:

contatto: deconelab@gmail.com         
sito web: https://dpg.unipd.it/en/deconelab