Emergenza parassita bostrico

mostra foografica Le ferite aperte delle foreste

All’epidemia del bostrico è dedicata l'esposizione Le ferite aperte delle foreste, frutto del progetto fotografico del fotoreporter ambientalista Michele Lapini. La mostra è visitabile liberamente fino a domenica 1 dicembre negli orari di apertura del Cortile Antico di Palazzo del Bo a Padova: da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 9.30 alle 17.30.

La mostra è stata resa possibile grazie al prezioso contributo di Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo e Associazione degli Amici dell'Università di Padova.

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La tempesta Vaia del 2018, che ha portato alla distruzione di intere foreste in tutta l’Italia nordorientale, ha avuto come grave conseguenza anche la proliferazione del bostrico. Si tratta di un piccolo coleottero presente naturalmente nei boschi, che si nutre soprattutto delle piante danneggiate di abete rosso. La grande disponibilità di materiale legnoso presente sul terreno dopo Vaia e i recenti andamenti meteorologici, hanno consentito alle popolazioni di bostrico di passare da una presenza endemica ad una presenza epidemica sul nostro territorio.

In Veneto, in soli tre anni, il volume di legname morto per l’attacco del bostrico ha già superato gli 8 milioni di alberi e si prospetta che alla fine dell’epidemia i danni provocati dal bostrico possano essere addirittura uguali a quelli del disastro Vaia.

Purtroppo gli interventi che possiamo mettere in atto ora sono limitati e per questo è fondamentale investire nello studio e nella ricerca sul fenomeno, al fine di prevenire, in futuro, nuove proliferazioni del parassita, killer dei boschi.

In risposta a questa emergenza nasce il progetto di ricerca sul bostrico, condotto dai Dipartimenti Territorio e Sistemi Agro-forestali (TESAF) Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) dell’Università di Padova, grazie anche alla preziosa collaborazione con l’agenzia di comunicazione AKQA s.r.l e con l’azienda trevigiana di carte da gioco Dal Negro insieme all’Ateneo patavino.

L’obiettivo del progetto è quello di finanziare due dottorati di ricerca di durata triennale in Selvicoltura e Entomologia, i quali saranno finalizzati allo studio del fenomeno epidemico e di nuovi metodi e strumenti di prevenzione.

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Puoi sostenere questa ricerca anche acquistando le carte da gioco solidali “Le Bellunesi” realizzate dall’azienda Dal Negro e l’agenzia di comunicazione AKQA, partner del progetto. Dal Negro devolverà l’80% dei ricavi a sostegno del progetto. Le carte sono in vendita presso UNIPD Store a Palazzo Bo e online.

Carte bellunesi

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