La stampa e i media riportano sempre più spesso notizie sui ranking internazionali universitari e, negli ultimi anni, tutti gli atenei italiani hanno dato loro un’importanza crescente.
Ma cosa sono i ranking, da chi vengono redatti e quali effetti inducono?
QUALCHE PAROLA: RANKING E RATING, INDICATORI, METODOLOGIA
I ranking sono classifiche ordinate, dove il punteggio finale che determina la posizione in classifica è attribuito a seguito di una comparazione tra le università mediante parametri detti anche indicatori.
Gli indicatori possono essere di tipo quantitativo e riguardare dimensioni della popolazione (es. numero di studenti, docenti), della didattica (es. numero di corsi di studio o di dottorato), bibliometriche (numero di pubblicazioni scientifiche), economiche; tutte queste dimensioni sono quantificate numericamente.
Possono essere utilizzati anche indicatori che forniscono valutazioni qualitative, cioè non traducibili in un numero, di impatto sulla società e sull'ambiente delle azioni degli atenei e dei servizi forniti.
Alcuni ranking individuano l'Università che ottiene il punteggio massimo in tutti gli indicatori e la utilizzano come riferimento per tutte le altre. Altri ranking invece attribuiscono punteggi assoluti.
La raccolta delle informazioni avviene da parte dell'agenzia o dell'ente che effettua l'analisi, mediante una metodologia, cioè un'insieme di definizioni e di regole.
Ogni ranking ha proprie regole metodologiche e a indicatori simili può essere attribuito un peso differente: per questo una stessa università può avere valutazioni e posizionamenti molto diversi.
Saper leggere i risultati di un ranking significa anche conoscerne e approfondire la metodologia, che non sempre è pubblica e trasparente.
Alcuni dati possono essere raccolti in autonomia dalle agenzie (ad esempio i dati pubblici di bilanci o quelli presenti nelle banche dati di pubblicazioni scientifiche), Altre informazioni sono fornite dalle università che partecipano ai ranking. Molte agenzie effettuano anche indagini intervistando docenti, studenti, aziende per valutare la reputazione di un ateneo.
Un altro termine molto diffuso, quando si parla di valutazione, è il rating, talvolta erroneamente usato come sinonimo di ranking. I rating non producono una classifica, ma assegnano giudizi alle università in funzione dell’avere (o meno) certe caratteristiche. Un esempio è l’accreditamento periodico operato da ANVUR, per cui l’Università di Padova è stata valutata di “Classe A”
PILLOLE DI STORIA DEI RANKING
Le classifiche degli atenei e, più in generale, delle istituzioni scolastiche nascono nei paesi anglo-sassoni per supportare gli studenti (e le loro famiglie) nella scelta del college e dell’università, mediante una valutazione del successo scientifico e del prestigio dei docenti e degli alumni che in quell'istituzione si sono diplomati o laureati. I ranking universitari si sono poi espansi inserendo comparazioni con atenei di tutto il mondo e hanno acquisito negli ultimi cinquanta anni un’importanza sempre maggiore.
Segniamo qualche riferimento temporale, senza pretesa di completezza.
Nel 1983 la rivista U.S. News & World Report pubblica il primo ranking nazionale delle università americane.
Nel 1999, in Italia, avviene la prima pubblicazione da parte del Censis dell'indagine sulle università italiane.
Nel 2003 la Shanghai Jiao Tong University pubblica il "Academic Ranking of World Universities" (meglio noto come ARWU) che può essere considerato il primo esempio di ranking a livello mondiale.
ARWU nasce con scopi politici: il governo cinese desiderava quantificare la distanza tra le università nazionali e gli atenei migliori al mondo, allo scopo di posizionare almeno una università cinese tra le prime al mondo.
Oggi il ranking ARWU non è più redatto dalla Jiao Tong University, ma da un'agenzia specializzata
Nel 2004 il Times Higher Education Supplement (THES, poi THE) pubblica un ranking Universitario a livello mondiale in collaborazione con l’agenzia Quacquarelli-Symonds (QS) Questo ranking nasce come un vero e proprio supplemento al quotidiano Times. L'allora direttore John O'Leary, intuendo il potenziale successo editoriale, auspicava una classifica più affidabile e metodologicamente solida rispetto al ranking ARWU.
Nel 2010 le strade di THE e QS si separano.
THE avvia dapprima una nuova collaborazione con Thomson Reuters (oggi Clarivate Analytics) e poi diviene autonomo nella definizione metodologica e nell'elaborazione dell'indagine. Oggi THE - Times Higher Education è un'agenzia a sé stante e con un respiro operativo a livello mondiale.
QS - Top Universities continua a lavorare con la sua metodologia, pubblica le sue classifiche e amplia nel tempo il portfolio dei suoi servizi, diventando uno dei ranking universitari più importanti del mondo e l'agenzia che ha il maggior impatto mediatico. Il sito web principale ha ricevuto 149 milioni di visite nel 2019 e, nello stesso anno, QS è stato citato in circa 94.000 riferimenti dei media.
Nel 2014, grazie ai finanziamenti della Comunità Europea vede la luce la prima implementazione del progetto U-Multirank: come gli altri ranking si pone l'obiettivo di orientare nella scelta dell'università ma anziché definire una classifica, fornisce un elenco di università con il corrispondente valore di performance in base ai criteri scelti dall’utente stesso.
Negli ultimi anni si assiste alla nascita di numerosi altri ranking internazionali come CWTS Leiden Ranking, CWUR, Nature Index, che si basano principalmente su indici bibliometrici delle Università.
ATENEI E SOSTENIBILITA'
La sostenibilità gioca un ruolo di estrema rilevanza anche nell’ambito dei ranking.
QS WUR Sustainability Rankings è il più recente ranking in ambito ambientale e politiche sostenibili. Pubblicato per la prima volta nel 2022, valuta le Università attraverso otto indicatori per determinare la performance di impatto ambientale e sociale e l'effettiva capacità di produrre cambiamenti positivi per le persone e per il pianeta. L'Università di Padova ottiene in questa prima edizione il 61° posto mondiale e il primato italiano.
THE Impact Ranking lanciato dall'agenzia THE (Times Higher Education) nel 2019. Questo ranking valuta le Università rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) definiti nel 1987 dalle Nazioni Unite. Utilizza indicatori calibrati per fornire dei confronti completi ed equilibrati su quattro aree: ricerca, amministrazione, sensibilizzazione e insegnamento. Il THE Impact Ranking fornisce una fotografia circa l'influenza del lavoro delle Università sulla comunità. Nello specifico, intende valutare il contributo al benessere e al trasferimento di conoscenza della società.
UI GreenMetric World University Ranking è frutto di un'iniziativa dell'Università Indonesiana ed è stato lanciato nel 2010. Questo ranking è stato il primo al mondo a focalizzarsi sui temi della sostenibilità e sull'ambiente. Si rivolge alle università di tutto il mondo e valuta l'impegno e le politiche che le Università adottano riguardo le tematiche sulla sostenibilità e cambiamento climatico. In particolare, oltre al cambiamento climatico, GreenMetric rivolge la sua attenzione allo spreco di acqua ed energia elettrica, riciclaggio dei rifiuti, efficientamento energetico degli edifici, politiche sul trasporto di tipo "green", ecc..
LIMITI E OPPORTUNITA'
Da almeno una decina di anni vi sono studi e pubblicazioni internazionali sui ranking, talvolta con una visione critica che evidenzia i limiti e l'effetto negativo di una competizione eccessiva. Tali critiche si leggono sempre più spesso anche sulla stampa.
I ranking per loro natura sono strumenti che stimolano una competizione internazionale. I parametri utilizzati dai principali ranking sono efficaci per misurare il contesto "esclusivo" delle università anglo-sassioni e di tutte quelle nuove università che si ispirano allo stesso modello: si tratta di atenei che ricevono ingenti finanziamenti da privati e da aziende, liberi di reclutare ricercatori e docenti di prestigio, in grado di selezionare fortemente gli iscritti e di immatricolare un numero limitato di studenti, imponendo tasse di iscrizione elevate.
Il contesto italiano è invece inclusivo, valorizza il diritto allo studio, le università sono per lo più pubbliche, il reclutamento e i bilanci soggiacciono a limitazioni normative (e burocratiche); questi sono tutti aspetti fondamentali per leggere correttamente i risultati. Da un punto di vista culturale, inoltre, la valutazione della performance è un tema relativamente giovane e molto dibattuto in ambito accademico.
Per approfondire:
AA.VV., ItaliaDecide, 2021: L'Italia e la sua reputazione: L'Università
M.Degli Esposti, G.Vidotto, Fondazione CRUI, 2020: Il Gruppo di lavoro CRUI sui ranking internazionali: attività, risultati e prospettive 2017 - 2020
S.Rider, M. A. Peters, M. Hyvönen, T. Besley, Springer, 2022: World Class Universities - A contrasted concept
Approfondimenti sul BoLive
18.02.2022 - I ranking internazionali: non solo bibliometria
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18.02.2022 - http://ilbolive.unipd.it/it/news/ranking-internazionali-non-solo-bibliom...
L’università di Padova sta migliorando la sua posizione nei ranking internazionali, ma di che cosa si tratta esattamente, e come funzionano? Il direttore de Il Bo Live, Telmo Pievani, ne discute con Mara Thiene, delegata ai Joint degree e ranking internazionali.
24.07.2019 - Cos’è il Nature index e quali sono i numeri di Padova
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24.07.2019 -
ITA: https://ilbolive.unipd.it/it/news/cose-nature-index-quali-sono-numeri-pa...
La ricerca scientifica padovana vista dalla prospettiva delle pubblicazioni. Il particolare ranking Nature index svela un ottimo piazzamento per l'università di Padova, in patria, in Europa e nel mondo
ENG: https://ilbolive.unipd.it/it/news/about-nature-index-and-paduas-ranking
The Scientific research in Padua seen from the perspective of publications. The special Nature index ranking reveals an excellent ranking for the University of Padua, in Italy, in Europe and worldwide
03.07.2018 - Censis e gli altri: è tutta questione di ranking
Censis e gli altri: è tutta questione di ranking
03.07.2018 - https://ilbolive.unipd.it/it/news/censis-altri-tutta-questione-ranking
Nella classifica Censis 2018 l'università di Padova si riprende il secondo posto in classifica, eccellendo per la comunicazione e i servizi digitali. Ma quali sono gli indicatori e i parametri che regolano i ranking? E soprattutto: qual è il modo corretto per leggere questa mole di dati?
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