Ricerca Unipd: il vetro irraggiato con raggi x diventa più resistente

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Una nuova ricerca sui vetri pubblicata sulla rivista «Reports on Progress in Physics» fa luce sull'interazione tra materiali amorfi e radiazione X.

Lo studio, sviluppato nell’ambito di una collaborazione tra il gruppo Sistemi disordinati del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e il team del sincrotrone tedesco PETRA III presso il Deutsches Elektronen-Synchrotron (DESY), ha svelato come vetri preparati con metodi diversi rispondano all'irraggiamento con raggi X.

In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

«Sebbene i vetri siano onnipresenti nella nostra vita quotidiana – spiega Jacopo Baglioni, del Dfa e primo autore della ricerca- la descrizione delle loro proprietà e, più in generale, della transizione vetrosa rimane uno dei problemi più complessi della fisica della materia. Il loro studio sperimentale e computazionale è particolarmente difficile poiché le loro caratteristiche dipendono molto dal processo produttivo usato, cosa che in generale non accade per i materiali cristallini. Anche per questo le conoscenze sui vetri sono molto meno sviluppate di quelle sui cristalli».

Utilizzando un nuovo apparato sperimentale, i gruppi di ricerca coinvolti in questo progetto hanno dimostrato che tutti i vetri, indipendentemente dal metodo di preparazione, raggiungono uno stato con proprietà uniche quando vengono irradiati con raggi X per un tempo sufficientemente lungo.

È particolarmente rilevante che questo stato sia stazionario: una volta raggiunto, le sue proprietà non si modificano più anche in presenza di una continua esposizione a radiazioni di alta energia.

rierca vetro

Questi risultati suggeriscono che l'irraggiamento modifica il modo in cui il vetro risponde agli stimoli esterni. I vetri che all’inizio sono materiali fragili, come ben noto a chiunque abbia rotto un bicchiere, diventano materiali duttili come la plastica una volta che sono stati irraggiati opportunamente. I vetri trattati per irraggiamento sono dunque di evidente interesse generale in tutte le applicazioni in cui è richiesta una risposta plastica a sollecitazioni meccaniche.

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In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

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È particolarmente rilevante che questo stato sia stazionario: una volta raggiunto, le sue proprietà non si modificano più anche in presenza di una continua esposizione a radiazioni di alta energia.

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«Sebbene i vetri siano onnipresenti nella nostra vita quotidiana – spiega Jacopo Baglioni, del Dfa e primo autore della ricerca- la descrizione delle loro proprietà e, più in generale, della transizione vetrosa rimane uno dei problemi più complessi della fisica della materia. Il loro studio sperimentale e computazionale è particolarmente difficile poiché le loro caratteristiche dipendono molto dal processo produttivo usato, cosa che in generale non accade per i materiali cristallini. Anche per questo le conoscenze sui vetri sono molto meno sviluppate di quelle sui cristalli».

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In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

«Sebbene i vetri siano onnipresenti nella nostra vita quotidiana – spiega Jacopo Baglioni, del Dfa e primo autore della ricerca- la descrizione delle loro proprietà e, più in generale, della transizione vetrosa rimane uno dei problemi più complessi della fisica della materia. Il loro studio sperimentale e computazionale è particolarmente difficile poiché le loro caratteristiche dipendono molto dal processo produttivo usato, cosa che in generale non accade per i materiali cristallini. Anche per questo le conoscenze sui vetri sono molto meno sviluppate di quelle sui cristalli».

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In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

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Una nuova ricerca sui vetri pubblicata sulla rivista «Reports on Progress in Physics» fa luce sull'interazione tra materiali amorfi e radiazione X.

Lo studio, sviluppato nell’ambito di una collaborazione tra il gruppo Sistemi disordinati del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e il team del sincrotrone tedesco PETRA III presso il Deutsches Elektronen-Synchrotron (DESY), ha svelato come vetri preparati con metodi diversi rispondano all'irraggiamento con raggi X.

In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

«Sebbene i vetri siano onnipresenti nella nostra vita quotidiana – spiega Jacopo Baglioni, del Dfa e primo autore della ricerca- la descrizione delle loro proprietà e, più in generale, della transizione vetrosa rimane uno dei problemi più complessi della fisica della materia. Il loro studio sperimentale e computazionale è particolarmente difficile poiché le loro caratteristiche dipendono molto dal processo produttivo usato, cosa che in generale non accade per i materiali cristallini. Anche per questo le conoscenze sui vetri sono molto meno sviluppate di quelle sui cristalli».

Utilizzando un nuovo apparato sperimentale, i gruppi di ricerca coinvolti in questo progetto hanno dimostrato che tutti i vetri, indipendentemente dal metodo di preparazione, raggiungono uno stato con proprietà uniche quando vengono irradiati con raggi X per un tempo sufficientemente lungo.

È particolarmente rilevante che questo stato sia stazionario: una volta raggiunto, le sue proprietà non si modificano più anche in presenza di una continua esposizione a radiazioni di alta energia.

rierca vetro

Questi risultati suggeriscono che l'irraggiamento modifica il modo in cui il vetro risponde agli stimoli esterni. I vetri che all’inizio sono materiali fragili, come ben noto a chiunque abbia rotto un bicchiere, diventano materiali duttili come la plastica una volta che sono stati irraggiati opportunamente. I vetri trattati per irraggiamento sono dunque di evidente interesse generale in tutte le applicazioni in cui è richiesta una risposta plastica a sollecitazioni meccaniche.

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Una nuova ricerca sui vetri pubblicata sulla rivista «Reports on Progress in Physics» fa luce sull'interazione tra materiali amorfi e radiazione X.

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In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

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Questi risultati suggeriscono che l'irraggiamento modifica il modo in cui il vetro risponde agli stimoli esterni. I vetri che all’inizio sono materiali fragili, come ben noto a chiunque abbia rotto un bicchiere, diventano materiali duttili come la plastica una volta che sono stati irraggiati opportunamente. I vetri trattati per irraggiamento sono dunque di evidente interesse generale in tutte le applicazioni in cui è richiesta una risposta plastica a sollecitazioni meccaniche.

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In particolare, il simultaneo studio di proprietà strutturali, dinamiche e termodinamiche mostra come i raggi X modifichino le proprietà dei vetri rendendoli più resistenti.

«Questa ricerca – spiega Giulio Monaco, professore del Dipartimento di Fisica ed Astronomia (Dfa) dell’Università di Padova, e responsabile del progetto Erc Glaxes, nell’ambito del quale si è svolta la ricerca - rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di vetri resistenti all'irraggiamento, una caratteristica che potrebbe promuovere l'uso delle caratteristiche uniche dei vetri in varie applicazioni in cui non sono ancora utilizzati. Ad esempio, un vetro in tale stato potrebbe essere la scelta ottimale per tutte le applicazioni in cui i materiali devono mantenere le loro caratteristiche in condizioni ambientali particolarmente difficili come accade anche nelle applicazioni spaziali. Infatti, ogni oggetto inviato nello spazio, dai satelliti alle sonde spaziali, è costantemente esposto a un irraggiamento continuo di particelle cosmiche, che può causare danni e compromettere il funzionamento di numerosi strumenti limitandone la vita».

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2024S65 - Esito colloquio

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Altre informazioni utili sui benefici economici

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DIINFORMA: COMPIE DIECI ANNI LA RIVISTA DEL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE. COPERTINE IN MOSTRA A PALAZZO MORONI PER SCOPRIRE I NESSI TRA SCIENZA E ARTE

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PAGINE DI DONNE IN NEUROLOGIA

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Medicine and Surgery - Documentazione richiesta

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Non è necessario caricare alcun documento durante la fase di registrazione a Universitaly.

In caso di ammissione e ai fini dell'immatricolazione, le modalità e le scadenze entro le quali verranno richieste copie scansionate a colori (formato PDF) dei seguenti documenti originali saranno comunicate via email dall’Ufficio Global Engagement - Settore Admissions and Welcome SOLO ai candidati vincitori:

  • Transcript of records (certificato attestante gli esami superati);
  • Diploma di istruzione secondaria superiore, conseguito con almeno 12 anni di scolarità. Se non ancora conseguito, saranno accettati anche il certificato di iscrizione o il titolo finale provvisorio.
  • Certificato attestante il completamento di 1 o 2 anni di studi accademici, oppure un diploma di istruzione post-secondaria, OPPURE un foundation course certificate (solo se si presenta domanda per un corso di laurea triennale e non si sono completati i 12 anni di scolarità);
  • Certificato attestante il superamento del test d’ingresso per l’ammissione all’università, se previsto dalla legge nel paese in cui è stato rilasciato il diploma di istruzione secondaria superiore (a titolo esemplificativo: Selectividad in Spagna, Prova de Aferiçao or Prova Geral de Acesso ao Ensino Superior in Portogallo, Vestibular or Exame Nacional do Ensino Médio in Brasile, Gao Kao in Cina ecc.);
  • Traduzione ufficiale in Inglese o in Italiano dei documenti sopra elencati;
  • Legalizzazione del Diploma di istruzione secondaria superiore;
  • Documento di identità in corso di validità (solo per cittadini/e comunitari o non comunitari residenti in Italia) o passaporto;
  • Permesso di soggiorno (solo per cittadini/e non comunitari residenti all’estero);

Il settore Admissions and Welcome si riserva il diritto di richiedere l’Attestato di comparabilità del CIMEA (Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche) del diploma di istruzione secondaria superiore nel caso siano ritenute necessarie ulteriori verifiche sul titolo di studio. L’attestato può essere ottenuto direttamente (a pagamento) creando il proprio account su MyDiplome.

Ulteriori informazioni relative ai documenti richiesti per l’immatricolazione sono disponibili al seguente link: https://www.unipd.it/studiare-inglese-immatricolarsi

Non è richiesta alcuna certificazione di lingua italiana per l'iscrizione a questo corso di laurea.

Indicazioni utili in caso di disabilità o disturbo specifico dell'apprendimento (DSA)

Le studentesse e gli studenti con disabilità o disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) possono rivolgersi al Settore Inclusione dell’Ateneo per segnalare eventuali necessità specifiche e per ottenere informazioni sui servizi di supporto disponibili per la frequenza ai corsi e le agevolazioni economiche.

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Non è necessario caricare alcun documento durante la fase di registrazione a Universitaly.

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Indicazioni utili in caso di disabilità o disturbo specifico dell'apprendimento (DSA)

Le studentesse e gli studenti con disabilità o disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) possono rivolgersi al Settore Inclusione dell’Ateneo per segnalare eventuali necessità specifiche e per ottenere informazioni sui servizi di supporto disponibili per la frequenza ai corsi e le agevolazioni economiche.

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Non è necessario caricare alcun documento durante la fase di registrazione a Universitaly.

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  • Transcript of records (certificato attestante gli esami superati);
  • Diploma di istruzione secondaria superiore, conseguito con almeno 12 anni di scolarità. Se non ancora conseguito, saranno accettati anche il certificato di iscrizione o il titolo finale provvisorio.
  • Certificato attestante il completamento di 1 o 2 anni di studi accademici, oppure un diploma di istruzione post-secondaria, OPPURE un foundation course certificate (solo se si presenta domanda per un corso di laurea triennale e non si sono completati i 12 anni di scolarità);
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  • Traduzione ufficiale in Inglese o in Italiano dei documenti sopra elencati;
  • Legalizzazione del Diploma di istruzione secondaria superiore;
  • Documento di identità in corso di validità (solo per cittadini/e comunitari o non comunitari residenti in Italia) o passaporto;
  • Permesso di soggiorno (solo per cittadini/e non comunitari residenti all’estero);

Il settore Admissions and Welcome si riserva il diritto di richiedere l’Attestato di comparabilità del CIMEA (Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche) del diploma di istruzione secondaria superiore nel caso siano ritenute necessarie ulteriori verifiche sul titolo di studio. L’attestato può essere ottenuto direttamente (a pagamento) creando il proprio account su MyDiplome.

Ulteriori informazioni relative ai documenti richiesti per l’immatricolazione sono disponibili al seguente link: https://www.unipd.it/studiare-inglese-immatricolarsi

Non è richiesta alcuna certificazione di lingua italiana per l'iscrizione a questo corso di laurea.

Indicazioni utili in caso di disabilità o disturbo specifico dell'apprendimento (DSA)

Le studentesse e gli studenti con disabilità o disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) possono rivolgersi al Settore Inclusione dell’Ateneo per segnalare eventuali necessità specifiche e per ottenere informazioni sui servizi di supporto disponibili per la frequenza ai corsi e le agevolazioni economiche.

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Non è necessario caricare alcun documento durante la fase di registrazione a Universitaly.

In caso di ammissione e ai fini dell'immatricolazione, le modalità e le scadenze entro le quali verranno richieste copie scansionate a colori (formato PDF) dei seguenti documenti originali saranno comunicate via email dall’Ufficio Global Engagement - Settore Admissions and Welcome SOLO ai candidati vincitori:

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Il settore Admissions and Welcome si riserva il diritto di richiedere l’Attestato di comparabilità del CIMEA (Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche) del diploma di istruzione secondaria superiore nel caso siano ritenute necessarie ulteriori verifiche sul titolo di studio. L’attestato può essere ottenuto direttamente (a pagamento) creando il proprio account su MyDiplome.

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Il settore Admissions and Welcome si riserva il diritto di richiedere l’Attestato di comparabilità del CIMEA (Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche) del diploma di istruzione secondaria superiore nel caso siano ritenute necessarie ulteriori verifiche sul titolo di studio. L’attestato può essere ottenuto direttamente (a pagamento) creando il proprio account su MyDiplome.

Ulteriori informazioni relative ai documenti richiesti per l’immatricolazione sono disponibili al seguente link: https://www.unipd.it/studiare-inglese-immatricolarsi

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Medicine and Surgery - Scadenze

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I candidati devono iscriversi al test IMAT attraverso il portale www.universitaly.it, solitamente tra giugno e luglio; la procedura da seguire è disponibile nel portale.

Le informazioni relative alle date di iscrizione, alla procedura di iscrizione e alle date dei test saranno disponibili nell’Avviso di ammissione, pubblicato ogni anno verso giugno/luglio.

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I candidati devono iscriversi al test IMAT attraverso il portale www.universitaly.it, solitamente tra giugno e luglio; la procedura da seguire è disponibile nel portale.

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Risultati dello scrutinio elezioni Disabilità e inclusione nel Consiglio degli studenti 24

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International Student Council 2024 Risultati dello scrutinio

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