Save the globes

save the globes

In occasione dell'apertura del primo Museo universitario di Geografia in Italia è stata lanciata la campagna di raccolta fondi Save the Globes, con l'inento restaurare un globo celeste del 1630, opera del più rinomato costruttore di globi del XVII sec. Willem Blaeu, da sempre strumento di studio e insegnamaento, nonché opera straordinariamente affascinante che rappresenta le costellazioni e incanta piccoli e grandi spettatori.  Accanto al globo celeste, si è voluto sostenere la creazione di un globo didattico partendo da due frammenti di un globo terrestre del 1645/48, fondamentale per arricchire la parte didattica del percorso museale unico nel suo genere.

Grazie al contributo generoso del Club Lions Padova Gattamelata di 4.500 euro unitamente alle donazioni online di 1.400 euro, i globi torneranno alla loro originaria bellezza in occasione dell’avvio delle celebrazioni dell’Ottocentenario tra pochi mesi.

«Il restauro attraverso il crowdfunding rafforza il rapporto del Museo con il suo pubblico – afferma Mauro Varotto, coordinatore scientifico del Museo – ed è il primo tassello di un progetto di valorizzazione più ampio che prevede, oltre all’inclusione dei globi nel percorso di visita, la possibilità di esplorazione digitale dei dettagli di costellazioni e stelle comete rappresentati nel globo celeste, ciò che consentirà una fruizione del bene anche a distanza». «L'international Association of Lions Club, con il motto WE SERVE (Noi serviamo) che la caratterizza, intende promuovere, a livello globale, attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale delle comunità. I LIONS - dice Doriano Magosso, Presidente del Club Lions Padova Gattamelata - sono quindi a servizio dell'integrazione, della coesione, del miglioramento di tutte le componenti della società. Per questo, il Lions Club Padova Gattamelata, pur in questa situazione di criticità, ha ritenuto di contribuire anche al restauro del seicentesco Globo Celeste, nella consapevolezza che questo consentirà, ancora per molto tempo, di poterlo ammirare e studiare nella sua rinnovata, manifesta, bellezza. Il piacere e l'orgoglio dei Soci del Club è inoltre amplificato dalla scelta di voler così partecipare attivamente all'Ottocentesimo Anniversario dell'istituzione della nostra prestigiosa Università».

 

  Approfondisci il restauro dei globi

restauro globo

Il restauro dei globi del Museo di Geografia prevede la pulitura e il ripristino della leggibilità del globo celeste, oggi parzialmente compromessa da una densa patina scura. Le due sezioni di globo terrestre invece, oltre ad essere pulite, saranno ricollocate all’interno di una struttura sferica trasparente che, oltre a garantire il recupero e la valorizzazione del bene, rappresenterà anche un innovativo strumento didattico. I globi restaurati troveranno posto accanto ad altri due globi (del XV e XIX secolo) nella Sala della Musica di Palazzo Wollemborg, sede del Museo di Geografia, e saranno dunque permanentemente inclusi nel percorso di visita. I due importanti restauri si affiancano a quelli ultimati in questi anni dal Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità grazie al sostegno economico del Centro di Ateneo per i Musei dell’Università, che hanno interessato altri tre globi e undici plastici. Ovviamente, l’elenco dei pezzi del Museo che necessitano di restauro non si esaurirà con il fondamentale ripristino dei due globi blaviani. Tra i plastici in gesso, il Vesuvio e il Vulcano Laziale di Amedeo Aureli, del secondo decennio del XX secolo, rimangono da consolidare, mentre altri quattro pezzi, realizzati tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia e Germania, necessitano di pulitura. Due globi da tavolo e un modello di sistema solare, anch’essi risalenti ai primissimi anni del Novecento e attualmente custoditi nei depositi, richiedono interventi di tipo strutturale, mentre necessiterebbero di operazioni di pulitura e consolidamento alcune tra le oltre 300 carte murali storiche. Infine, anche nella collezione fotografica, che comprende importanti nuclei di lastre in vetro dei primi del Novecento, sono diversi i pezzi la cui sopravvivenza è a rischio.

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