
Alla Biennale Cinema di Venezia "Le vie dell'acqua", nato dal progetto Erc Micoll
02.09.2025
Sarà presentato fuori concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, all’interno del Venice Production Bridge, il film Le vie dell’acqua, nato dal progetto europeo Erc Micoll - Migrating Commercial Law and Language. Rethinking lex mercatoria (11th-17th centuries), ideato e coordinato dalla professoressa dell'Università di Padova Stefania Gialdroni, (Dipartimento di Diritto privato e critica del diritto), referente del progetto europeo. La proiezione si terrà il 5 settembre all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, alla presenza della rettrice dell'Università di Padova, Daniela Mapelli.
Il progetto ha inoltre il patrocinio della Venice Film Commission, della Veneto Film Commission e di Assonautica Italiana, con il sostegno del Comune di Padova e del Comune di Venezia.
Il film, scritto e diretto da Fabio Masi e prodotto dalla Growing Production, si articola come un viaggio nella storia che tre adolescenti del Liceo Tito Livio di Padova compiono insieme per approfondire la conoscenza dei personaggi che dovranno interpretare in uno spettacolo teatrale ispirato ai “Mercatanti” di Carlo Goldoni, ma riadattato all’epoca più significativa per il ruolo di Venezia nel commercio internazionale, cioè ai decenni cruciali tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. I temi trattati – il ruolo dei mercanti come mediatori culturali, il problema delle barriere linguistiche, l’importanza della fiducia nei rapporti economici, l’evoluzione degli strumenti giuridici – si intrecciano alle dinamiche relazionali dei giovani protagonisti, che mettono in luce i valori e le fragilità dell’adolescenza di oggi: l’amicizia, il rapporto con i genitori, la scoperta dell’amore.
Le due città al centro del racconto non sono semplici sfondi: Padova è il luogo della formazione dei giovani protagonisti ma è protagonista essa stessa con le sue piazze, i suoi canali, la sua prestigiosa università, mentre Venezia non è solo l’antico crocevia dei commerci tra l’Europa e il Levante ma, oggi come ieri, un melting pot di lingue e culture. A legarle simbolicamente è proprio l’acqua evocata nel titolo del film, intesa non solo come infrastruttura fisica del trasporto e del commercio, ma anche come metafora della mobilità, della connessione, della trasmissione culturale.
Questo film è un vero e proprio prodotto della ricerca, pensato per comunicare ad un pubblico vasto ed eterogeneo i risultati di questo progetto spiccatamente interdisciplinare, che coinvolge ambiti di studio come la storia del diritto, la storia economica e la linguistica storica. Il film è interamente finanziato dall’Unione Europea (ERC CoG, GA 101002084).
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