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Comunicazioni

Rinnovato e intitolato a Giovanni Poleni, riapre il Museo di Storia della Fisica

30.08.2021

Riapre il Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova, non solo con un nuovo nome, Museo “Giovanni Poleni”, ma anche con un percorso espositivo completamente rinnovato e tante sorprese per un pubblico di ogni età.  Il Museo, che si trova in via Loredan 10 a Padova, apre le porte al pubblico a partire dal 2 settembre 2021 con un nuovo riallestimento capace di valorizzare a pieno la collezione dei 499 oggetti esposti. 

Cos’è la fisica? Come lavorano i fisici a Padova dal Settecento in poi? E oggi?
Per rispondere a queste domande il Museo “Giovanni Poleni” dell’Università di Padova propone un vero e proprio “viaggio nel tempo”, dal Gabinetto di Fisica avviato a Padova da Giovanni Poleni nel 1739, fino alle ricerche del XX secolo e oltre. Attraverso strumenti scientifici storici e le loro illustrazioni (tratte da libri di fisica dei vari periodi, da quadri, manoscritti o fotografie) il Museo mette in luce il modo di lavorare degli studiosi, tra insegnamento e ricerca, in collegamento con gli sviluppi della disciplina a livello globale. Una presentazione raffinata, coinvolgente ed emozionante, volta a mettere in risalto non solo le mille storie collegate ai vari strumenti, ma anche la bellezza di molti oggetti, che vengono esposti quasi come opere d’arte. L’idea è di portare il visitatore nel cuore del Gabinetto di Fisica di Padova, dal ‘700 in poi, fino a presentare il lavoro dei fisici di oggi in una piccola sezione temporanea dove via via saranno esposti strumenti del XXI secolo. Per l’inaugurazione, sarà esposto un pezzo di CMS, uno dei rivelatori dell’LHC del CERN di Ginevra.

Gli oggetti sono i protagonisti assoluti del Museo “Giovanni Poleni": ognuno di loro narra molteplici storie che il nuovo allestimento vuole portare alla luce. Tra i moltissimi in esposizione: lo strumento usato da Poleni nella verifica della statica e nel restauro della cupola di S. Pietro in Vaticano, i termometri firmati da Angelo Bellani, il modello di battipalo con cui fu ricostruito a metà del Settecento il palladiano ponte di Bassano, uno ottocentesco di macchina a vapore pensato per la manifattura di tabacchi di Venezia, una delle prime cellule fotovoltaiche inventata e realizzata da Augusto Righi nel 1888, una straordinaria raccolta di radiografie realizzate da Giuseppe Vicentini tra il 16-18 gennaio 1896 solo due settimane dopo l’invenzione dei Raggi X, strumenti  per studiare i raggi cosmici e tanti altri quali microscopi, galvanometri, strumenti per lo studio della rifazione e delle leggi della Fisica.

Storie di successi e di insuccessi della scienza e della tecnica mettono inoltre in luce il contesto politico, sociale ed economico, così come il profondo legame della comunità scientifica locale sia con il territorio che con il resto del mondo. Si può così portare il pubblico anche a riflettere e discutere sulla scienza di oggi e sugli attuali rapporti fra scienza e società. Diventando una sorta di «ponte» tra passato e presente, il Museo può così svolgere un ruolo sociale, stimolando nel pubblico riflessione e senso critico.
Per questo scopo, il Museo ospita un piccolo teatro, per 20-25 persone – anche in ricordo del teatro di Poleni, che ospiterà incontri e  confronti: il Museo diventa così un luogo vivo di confronto, riflessione e discussione. Nascono allora le serate “I martedì al Museo Poleni”, con un ricco programma dal 14 settembre 2021, ogni martedì alle 18.30.

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Aperture straordinarie
Giovedì 2 e venerdì 3 settembre dalle 15.00 alle19.00

Orari di apertura:
Martedì 17.30-19.30
Dal 4 settembre al 31 ottobre: sabato e domenica 15.00-19.00
Dal 1° novembre al 31 dicembre: sabato e domenica 14.30-18.30

Prenotazioni dal 1° settembre 2021: prenotazioni.musei@unipd.it