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Comunicazioni

Una ricerca fornisce nuove informazioni sulle abitudini alimentari dell'Homo erectus

16.01.2023

Un'équipe internazionale di scienziati della Goethe University di Francoforte, guidata dal professor Wolfgang Müller e dalla sua studentessa Jülide Kubat e dal Senckenberg Research Institute and Natural History Museum di Francoforte, insieme ad altri ricercatori, tra cuiLuca Bondioli (Dipartimento di Beni Culturali: archeologia, storia dell'arte, del cinema e della musica dell’Università di Padova) e Beatrice Peripoli (ex studentessa del Dipartimento di Beni Culturali, Università di Padova, ora dottoranda a Sapienza Università di Roma) ha confrontato le abitudini alimentari di un antenato dell’uomo moderno – Homo erectus – con quelle degli oranghi e di altre specie animali, tra loro contemporanee, attraverso lo studio dei denti. Questo nostro antenato e le altre specie animali sono vissuti durante il Pleistocene, tra 1,4 milioni e 700.000 anni fa, sull'isola Giava, che all'epoca era caratterizzata sia da foreste pluviali monsoniche, sia da paesaggi aperti alberati che da savane erbose.

Durante il corso dell'anno, questi nostri progenitori passavano da una dieta a base vegetale a una dieta mista, ma erano molto meno dipendenti dalla disponibilità di cibo stagionale rispetto ad altre specie che abitavano l’isola, come ad esempio, gli oranghi. 

Per analizzare lo smalto dei denti, i ricercatori hanno inglobato i denti nella resina e poi li hanno tagliati in fettine sottilissime di circa 150 micrometri di spessore. Successivamente, è stato utilizzato un laser speciale per asportare una piccola quantità di smalto dalle sezioni sottili, che è stato analizzato chimicamente tramite l’utilizzo dello spettrometro di massa per rilevare la presenza di diversi elementi chimici, tra cui lo stronzio e il calcio, che si trovano sia nelle ossa che nei denti (Laser Ablation Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometry (LA-ICPMS).

I risultati ottenuti dai denti degli oranghi e di Homo erectus sono stati entusiasmanti perché i ricercatori hanno scoperto cicli annuali durante i quali la composizione della dieta delle grandi scimmie e degli esseri umani cambiava: entrambi mostravano variazioni nel corso dell'anno, ma i picchi regolari di Sr/Ca erano molto più pronunciati per gli oranghi che per l'Homo erectus.

Jülide Kubat, primo autore della pubblicazione, afferma: "Questi picchi indicano un'abbondante disponibilità di cibo vegetale nella stagione umida, durante la quale la foresta pluviale produceva molti tipi di frutta. Durante la stagione secca, gli oranghi passavano ad altre fonti di cibo, che potevano includere insetti o uova. Al contrario, Homo erectus, in quanto onnivoro e carnivoro occasionale, era meno dipendente dall'approvvigionamento alimentare stagionale, come indicano i picchi meno pronunciati e i valori più bassi di Sr/Ca".