Comunicazioni

Nel primo giorno a pieno regime, erogate 70mila ore di lezione in modalità telematica

10.03.2020

Durante prima giornata a regime pieno, dopo l'inizio con quelli trimestrali lunedì scorso, sono state erogate in modalità telematica 70mila ore di lezione.

Alla data del 9 marzo l’Università di Padova ha avviato in modalità telematica 2.786 insegnamenti del secondo semestre, con 53.500 partecipanti nella sola giornata del 9 su oltre 2.289 meeting. In sintesi 550 lezioni “live” per 46.400 studenti in un giorno. Il numero totale di visualizzazioni è stato di 114.237, con contenuti visti, in media, per oltre i 2/3 della loro durata.

"L’Università di Padova non si ferma. Nonostante la difficile situazione che stiamo vivendo nel nostro territorio e in generale nel Paese, emergenza che ci costringe a modificare le nostre abitudini, oggi, primo giorno a pieno regime per la didattica online, sono state erogate in modalità telematica 70mila ore di lezione, tramite le piattaforme Moodle, Kaltura e Zoom – spiega il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Un dato che fotografa, più di tante parole, l’impegno dell’Ateneo patavino. E certifica lo sforzo corale di una grande comunità che ha risposto alle difficoltà oggettive del momento con tenacia, passione e tanta competenza"

Questo è stato reso possibile dall'impegno dei professori, che in pochissimo tempo hanno rivoluzionato le modalità didattiche, e del personale tecnico ed amministrativo, che ha supportato questo cambiamento e ha tenuto attivi i servizi di Ateneo; ma un ruolo fondamentale è stato quello di studentesse e studenti, che si sono dimostrati generosi nel sopportare l’inevitabile disagio e capaci di fornire una grande risposta di frequenza, anche a distanza.

«C’è molto lavoro dietro il digital learning. System integration, cloud first, organizzazione del lavoro, formazione dei docenti, approccio creativo e soprattutto tanta passione e disponibilità di tutti coloro che stanno assistendo, risolvendo i problemi e tenendo in piedi il sistema – spiega Alberto Scuttari, direttore generale dell’Ateneo -. Già da prima dell’esigenza emersa in seguito alla diffusione del coronavirus all’Università di Padova almeno il 95% dei docenti gestiva già una pagina Moodle dei propri corsi con circa seicento mila accessi a Moodle, e venivano visualizzate oltre tre milioni di risorse da circa 45 mila persone singole fra studenti e docenti, con una media di accessi contemporanei di circa 3.000 con picchi fino a 6.000 utenti. A seguito delle disposizioni ministeriali abbiamo avviato un processo di evoluzione delle attuali soluzioni (si prevede possano esserci accessi alle piattaforme fino a circa 5-6 volte l’attuale situazione) per l’esigenza di utilizzo ancora più capillare e massivo per la gestione di esami in modalità telematica, per la discussione delle tesi di laurea, sia per l’avvio dell’attività didattica prevista per il secondo semestre.»

"L’Università di Padova non si ferma: - riafferma Rizzuto - stiamo potenziando ulteriormente i nostri servizi online, per garantire la miglior qualità di lavoro a tutti. Vi invito a seguire tutti gli aggiornamenti relativi all’emergenza Coronavirus nell’apposita sezione del nostro sito, www.unipd.it/coronavirus-comunicazione-rettore, implementata con uno spazio per le F.A.Q".