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Comunicazioni

PNRR: le disposizioni in materia di università e ricerca

20.07.2022

Il 29 giugno scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n. 79 di conversione del DL 30 aprile 2022, n. 36, contenente “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.

Questa legge ha introdotto il progetto di modifica dei settori concorsuali e scientifico disciplinari; si prevede che i gruppi scientifico-disciplinari possano essere articolati in settori scientifico-disciplinari, non solo per l’indicazione della relativa afferenza dei professori di prima e seconda fascia e dei ricercatori, ma anche come riferimento per l’adempimento degli obblighi didattici da parte del docente.

Viene inoltre istituito il contratto di ricerca a tempo determinato (in sostituzione degli assegni di ricerca) per lo svolgimento esclusivamente di specifici progetti di ricerca, finanziati da soggetti terzi, sia pubblici che privati, sulla base di specifici accordi o convenzioni.

Al fine di svolgere attività professionali e gestionali di supporto e coordinamento della ricerca, di promozione del processo di trasferimento tecnologico, di progettazione e di gestione delle infrastrutture, di tutela della proprietà industriale, le università possono assumere personale di elevata professionalità con qualifica di tecnologo a tempo indeterminato.

Viene  riformata la figura del ricercatore e della ricercatrice a tempo determinato, con superamento delle distinzioni fra tipo a) e tipo b). Il nuovo rapporto di ricercatore a tempo determinato (RTT) avrà durata esennale con possibilità di tenure a decorrere dal termine del terzo anno, purché in possesso di abilitazione scientifica nazionale al ruolo di professore associato.

Sono previste inoltre delle fasi transitorie di 180 giorni per l’emanazione di bandi di assegni di ricerca e di 3 anni per l’emanazione di bandi di ricercatore lettera a).

Sul tema l’Ateneo emanerà a breve le prime istruzioni operative.