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Comunicazioni

Progetto OpenQkd: Unipd in prima linea con il gruppo di ricerca “QuantumFuture”

03.09.2019

È partito il 2 settembre il progetto “OPENQKD” (Open European Quantum Key Distribution Testbed) che installerà e testerà una nuova infrastruttura europea per le comunicazioni quantistiche. Questa nuova tecnologia permetterà di mettere in sicurezza settori cruciali nell’interesse nazionale ed europeo, come le telecomunicazioni, la sanità, la distribuzione di energia elettrica e i trasporti. Il progetto intende trasformare il modo in cui vengono percepite, capite e utilizzate le comunicazioni quantistiche.

L’obiettivo principale del nuovo progetto europeo è creare e testare una vera e propria rete continentale per le comunicazioni quantistiche, basata sull’utilizzo della distribuzione quantistica di chiavi crittografiche (in inglese QKD, da Quantum Key Distribution). La QKD è, ad oggi, la tecnica di crittografia che garantisce il più elevato livello di sicurezza nelle comunicazioni. Per questo motivo l’Europa ha deciso di puntare su questa tecnologia per la sua nuova infrastruttura che connetterà varie città e regioni d’Europa, utilizzando sia nodi a terra collegati da fibre ottiche che satelliti dedicati in orbita.

Anche l’Italia partecipa al progetto con il gruppo di ricerca QuantumFuture del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, guidato da Paolo Villoresi. Il gruppo di ricerca padovano si è affermato negli ultimi anni nel panorama nazionale e internazionale delle tecnologie quantistiche grazie ai propri studi sulla fattibilità delle comunicazioni quantistiche satellitari (in collaborazione con il Centro di Geodesia Spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana a Matera), la generazione e il controllo di fenomeni quantistici come l’entanglement per investigare principi base della meccanica quantistica, lo sviluppo di nuovi dispositivi di fotonica integrata per applicazioni di crittografia quantistica, l’ideazione di nuovi ed efficienti schemi per produrre gli stati quantistici sfruttati nella realizzazione di sistemi di QKD e la generazione sicura e veloce di numeri casuali, che sono necessari nell’implementazione dei protocolli crittografici. La partecipazione a OPENQKD permetterà all’Università di Padova di mantenere un ruolo chiave a livello europeo nelle tecnologie quantistiche, ed aiuterà a sviluppare la collaborazione tra università e industrie anche nel nostro paese.

Il coordinatore dell’intero progetto OPENQKD è Hannes Hübel, scienziato all’Istituto Austriaco di Tecnologia (AIT Austrian Institute of Technology), che afferma: “Dopo aver dimostrato che la QKD funziona, ora la crittografia quantistica ha raggiunto una tale maturità tecnologica da poter passare dall’Accademia al mercato, per poter essere sfruttata in applicazioni di tutti i giorni”. OPENQKD cercherà inoltre di far crescere l’ecosistema europeo dei fornitori e produttori di tecnologie quantistiche, e i relativi sviluppatori di applicazioni e servizi. Un altro obiettivo è poi dare supporto a piccole-medie-imprese interessate al settore, così come l’individuazione di nuovi azionisti pubblici e privati disposti ad investire in queste nuove tecnologie. Per questo motivo anche l’individuazione e la definizione di nuovi standard tecnologici è un obiettivo centrale del progetto.

Per poter raggiungere tutti gli obiettivi del progetto, la durata di OPENQKD è stata fissata in tre anni, con un budget totale di 15 milioni di euro, diviso tra 38 partner di 13 diversi stati membri dell’Unione o affiliati all’iniziativa Horizon2020.