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Comunicazioni

Oltre 500.000 euro raccolti per le borse di studio a favore di studentesse e studenti afghani

03.02.2022

Già nell'estate  2021, a fronte del rapido deterioramento del quadro politico in Afghanistan, l’Università di Padova aveva deciso di promuovere l’avvio di una nuova linea di finanziamento di borse di studio rinnovabili del valore di 12.000 euro all'anno, chiamata “Unipd 4 Afghanistan”, per supportare studentesse e studenti internazionali con cittadinanza afghana e garantire loro diritto allo studio, all’istruzione e alla libera cultura. In pochissimo tempo 52 borse di studio sono state assegnate, grazie ad un fondo ad hoc finanziato dall’Università di Padova, a studentesse e studenti afghani (26 donne e 26 uomini) già a Padova o in procinto di arrivare nella nostra città.

Oggi, grazie a un fund-raising parallelo, sostenuto da donor (persone, aziende, fondazioni, associazioni ed enti),  il progetto “Unipd 4 Afghanistan” è riuscito a raccogliere 515.000 euro utili a coprire ulteriori borse di studio con le stesse finalità. Un ringraziamento particolare va quindi alla Fondazione Cariparo, da sempre al fianco dell’Ateneo, che ha stanziato ben 10 borse di studio, alla divisione IMI - CIB di Intesa Sanpaolo che ha raccolto fondi per 3 borse per studentesse Stem (discipline inerenti science, technology, engineering e mathematics) e ha inoltre promosso una campagna di crowdfunding fra tutti i dipendenti e le dipendenti del gruppo a livello nazionale, e alla Camera di Commercio di Treviso e Belluno che ha deliberato un importante contribuito offrendo altresì la possibilità di attivare degli stage. Non solo, la Diocesi di Padova ha promosso, domenica 23 gennaio, una marcia della pace i cui proventi sono confluiti nel progetto, la community dell’Università di Padova con innumerevoli iniziative ha dimostrato concretamente la sua grande generosità, il CIAI - Centro Italiano Aiuti all'Infanzia - ha contribuito al progetto con una significativa donazione, come grande è stato il sostegno finanziario del Dipartimento di Scienze chirurgiche oncologiche e gastroenterologiche dell’Ateneo.

«Gli oltre 500mila euro raccolti a favore di studentesse e studenti afgani sono un’eccezionale dimostrazione di solidarietà e accoglienza – commenta Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Avevo fatto appello al territorio, sperando in una risposta positiva, e sono arrivate donazioni non solo dal Veneto, ma anche da realtà nazionali. Ringrazio tutti i nostri donor: associazioni ed enti, aziende e fondazioni, singoli cittadine e cittadini, e lo faccio a nome di tutta l’Università di Padova. Il loro contributo è essenziale. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla drammatica situazione afgana».

«Sostenere questa iniziativa – sintetizza Fabio Farinati, direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova – è per noi un modo per partecipare alla costruzione di un ponte con l'Afghanistan e per promuovere il diritto di studiare e di fare ricerca senza ostacoli».

Il segnale che giunge dalla comunità a favore delle studentesse e studenti afghani è stato da subito fortissimo, generoso e tempestivo. È un incoraggiamento civile che stimola tutti nel continuare questa raccolta che non è solo un riflesso emotivo all’emergenza umanitaria, ma una grande risposta concreta al buio della ragione. Nessuna guerra è mai persa se l’oscurantismo viene illuminato con la luce dei diritti: allo studio, alla vita e al libero pensiero.

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