Esposizione 'Modelli" a Padova: le innovazioni per un museo più inclusivo
05.11.2025
A partire da novembre, l'Università di Padova introduce un approccio rivoluzionario alla mostra "Modelli. Il sapere in tre dimensioni" presso il Museo Giovanni Poleni, situato nel Dipartimento di Fisica e astronomia a Padova. Riconoscendo le diverse barriere che possono rendere difficile la visita ai musei per alcune persone, l'esposizione è stata dotata di una serie di innovazioni progettate per migliorare l'accessibilità e l'inclusività.
Le principali innovazioni includono pannelli informativi multilingue in sette lingue oltre all'italiano: arabo, cinese, hindi, spagnolo, urdu, persiano e inglese. Questa caratteristica unica mira a raggiungere un pubblico più ampio, tra cui studentesse e sstudenti internazionali, turiste e turisti e residenti locali non italofoni. La mostra offre esperienze multisensoriali e multimodali per soddisfare le esigenze di diverse visitatrici e visitatori. Tutti i contenuti sono accessibili tramite la piattaforma itinerariaccessibili.com, conforme alle linee guida WCAG. La piattaforma supporta lettori di schermo, navigazione tramite tastiera ed è progettata per l'accessibilità sensoriale, motoria e cognitiva.
Ogni sezione della mostra è presentata in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e include descrizioni audio. Guide facili da leggere e storie sociali sono disponibili per aiutare le visitatrici e i visitatori con disabilità cognitive a orientarsi nella mostra. Le didascalie sono inoltre fornite in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Per migliorare l'esperienza della visita è inoltre, stata prevista una sensory bag contenente storie sociali, carte di comunicazione, giocattoli antistress e un libro interattivo. Questi strumenti supportano le persone in visita al museo che necessitano di informazioni chiare e rassicuranti o che hanno difficoltà di comunicazione.
Elena Santi, del Gruppo accessibilità e inclusione del Centro di Ateneo per i Musei, sottolinea la natura collaborativa del progetto, che ha coinvolto esperti e rappresentanti del pubblico destinatario. L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) ha aiutato a sviluppare i materiali tattili, mentre i video in LIS sono stati creati con l'assistenza di professionisti sordi. I materiali per le visitatrci e visitatori con disabilità cognitive sono stati preparati con il supporto di Ludovico Lancia, scrittore con sindrome di Asperger che sta svolgendo un tirocinio presso il CAM.
Isabella Colpo, direttrice tecnica del Centro di Ateneo per i Musei, evidenzia come l'iniziativa sia stata sviluppata internamente con costi limitati, dimostrando che la cultura accessibile, come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, è realizzabile per tutte le istituzioni. L'approccio serve come modello per le esposizioni permanenti e temporanee nei musei universitari.
Sofia Talas, conservatrice del Museo Poleni, sottolinea come le traduzioni multilingue permettano alla mostra di accogliere un pubblico diversificato, inclusi studentesse e studenti internazionali e residenti locali, e spiega "Le traduzioni sono state curate da studenti e dottorandi dell'Università, che diventano così loro stessi protagonisti delle attività che l'Università organizza per le comunità locali e per la società in senso lato. L'iniziativa si pone peraltro in continuità con il progetto "Scienza dal mondo islamico all'Europa di oggi", portato avanti nel 2022-2023 dal Dipartimento di Fisica e astronomia. Nell'ambito di questo progetto, erano stati creati gruppi di lavoro misti, composti da dottorandi e assegnisti del DFA e da membri della comunità locale, soprattutto stranieri, che hanno lavorato insieme per sviluppare nuovi progetti di divulgazione scientifica sugli
aspetti multiculturali della scienza. Oltre a didascalie in varie lingue e una caccia al tesoro sulla multiculturalità della scienza, il progetto ha portato all'idea di uno spettacolo teatrale, "Caravanserraglio", che è stato presentato per la prima volta al pubblico in questi giorni e del quale una replica è prevista al dipartimento il 29 novembre».
Questa iniziativa continua l'impegno dell'Università di Padova nel promuovere la comunicazione scientifica multiculturale, come dimostrato anche in precedenti progetti.
La mostra, "Modelli. Il sapere in tre dimensioni" aperta fino al 3 maggio 2026, invita a esplorare varie discipline scientifiche e umanistiche attraverso modelli utilizzati per l'insegnamento e la ricerca.
Finanziata dai bandi per la Terza missione e la Scienza aperta dell'Università di Padova, l'esposizione è il risultato della collaborazione tra più dipartimenti e partner esterni e rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di esperienze museali più inclusive e accessibili per tutte e tutti.


