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Comunicazioni

Dottorato honoris causa dell’Università argentina di Quilmes a Silvio Tosatto

28.08.2024

“Per le iniziative scientifiche e le relazioni internazionali che ha promosso, facilitando collaborazioni e programmi di scambio tra l’Università Nazionale di Quilmes e varie istituzioni europee, in primis con l’Università di Padova, portando beneficio a molti studenti e ricercatori e rafforzando la portata globale delle attività accademiche dell’Università Nazionale di Quilmes”.

Con queste motivazioni martedì 27 agosto, l’Università Nazionale di Quilmes (UNQ), in Argentina, su iniziativa del Departamento de Ciencia y Tecnología, ha conferito il titolo di Dottore Honoris Causa al professor Silvio Tosatto, docente al Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova. La cerimonia si è svolta nella Sala dell’Auditorium Nicolas Casullo dell'UNQ. 

Tosatto

Foto dell'Università Nazionale di Quilmes (UNQ)

Silvio Tosatto è professore ordinario di Bioinformatica al Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova, dove dirige il laboratorio BioComputing UP. Si è laureato in Informatica e Amministrazione aziendale all’Università di Mannheim (Germania) nel 1998 e ha conseguito il dottorato di ricerca in bioinformatica nella stessa istituzione nel 2002. Il prof. Tosatto partecipa a numerosi progetti europei ed è coordinatore di tre progetti Marie Curie per lo scambio di ricercatori con l’Argentina. È attivamente coinvolto in ELIXIR (“European life sciences infrastructure”), l'infrastruttura europea delle scienze della vita, dove spiccano i suoi ruoli dirigenziali nelle unità “ELIXIR Italy” dal 2017, “ELIXIR Machine Learning focus group” dal 2019, “Piattaforma Dati ELIXIR” dal 2020 e “Area prioritaria Ricerca Cellulare e Molecolare ELIXIR” dal 2024. I suoi interessi di ricerca coprono vari ambiti della biologia computazionale, con particolare attenzione all'integrazione dei dati e alla bioinformatica strutturale. Tosatto è membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna, area Scienze Biologiche, dal 2019. Con più di 200 pubblicazioni, 25mila citazioni e un h-index 61 (Scholar) e 52 (Scopus), la sua ricerca ha un forte impatto sulla società scientifica internazionale.