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Comunicazioni

I 40 anni del Centro di Sonologia Computazionale in un libro

10.02.2021

Nasce nel 1979 all’interno del DEI, il Dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell’Università di Padova, il Centro di Sonologia Computazionale, un centro dedicato alla ricerca applicata sul suono in tutte le sue forme.
Spesso in anticipo rispetto al panorama della ricerca internazionale, il CSC ha introdotto importanti innovazioni in molto campi dell’informatica musicale e della produzione artistica oltre a produrre opere entrate nella storia della musica contemporanea.

«All’inizio degli anni Settanta, a Padova, c’è un gruppo di ricercatori universitari e musicisti del Conservatorio che lavora sulla computer music. Tali attività, nel 1979, vengono formalizzate con l’istituzione del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova. Ancora oggi - dice Sergio Canazza professore di Fondamenti di informatica e di Computer engineering for music and multimedia nel Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Padova e direttore del Centro padovano - il CSC, a oltre 40 anni di distanza dalla sua fondazione, è considerato uno dei più importanti centri di computer music a livello internazionale, con migliaia di pubblicazioni scientifiche e più di duecento importanti produzioni di computer music».

Per celebrarne i 40 anni è di recente uscito “I primi 40 anni del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) di Padova. Un intreccio di saperi tra ricerca scientifica, creatività musicale e alta formazione” volume edito da CLEUP Padova che ripercorre la storia di uno dei principali poli di sperimentazione nel campo della Computer Music. In queste pagine Sergio Canazza, Giovanni De Poli e Alvise Vidolin raccontano per parole e immagini gli oltre quarant'anni di una importante vicenda scientifica, tecnologica e artistica.

Nel libro si racconta l’esperienza incredibile del centro padovano: dal fatto che un computer possa eseguire musica in modo creativo a come si possano ascoltare le registrazioni sonore effettuate oltre un secolo fa. Non solo, si sottolinea il potere che ha la musica di rendere più inclusiva la società moderna e si indicano le prospettive verso cui si orienta la musica di ricerca. Sempre giocato sul binomio creazione artistica - ricerca scientifica, le tappe percorse dal CSC spaziano dalla generazione di suoni per mezzo di un computer alla produzione di un’intera classe di timbri mediante nuovi algoritmi di sintesi fino al riconoscimento automatico delle intenzioni espressive dell’esecutore. E ancora si racconta lo sviluppo di metodi per la conservazione, il restauro e l’edizione critica di documenti sonori utilizzando strumenti progettati nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Per arrivare all’ultimo filone di ricerca concentrato sul sociale con i sistemi inclusivi focalizzati sull’apprendimento aumentato tecnologicamente e dedicato alle persone con disabilità. Intense le collaborazioni internazionali del CSC come anche le produzioni tra le quali si ricordano le opere musicali Prometeo, la tragedia dell'ascolto di Luigi Nono, Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino, Il caos delle sfere: anche tu musicista con 500 lire, Pinocchio di Carlo De Pirro, Medeadi Adriano Guarnieri.