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Comunicazioni

Nuovi laboratori di biologia marina all'ex istituto Cini di Chioggia

11.12.2019

Al via il progetto esecutivo per i nuovi laboratori per le ricerche di biologia marina dell’Università di Padova all'ex istituto Cini a Chioggia, un complesso edilizio che oggi appare come il risultato di numerose trasformazioni dell’ex convento dei Domenicani nell’isola di San Domenico a Chioggia (VE). L'impianto originale, risalente probabilmente al XIII secolo, è stato successivamente trasformato, dopo il suo abbandono, nella sede della Guardia di Finanza e, per la porzione interessata all'intervento di realizzazione dei nuovi laboratori, a sede dell’istituto scolastico G. Cini.

Laa ex-scuola Cini, concessa dal Demanio all’Università di Padova per la realizzazione di nuovi e moderni laboratori dedicati alle ricerche in biologia marina, include un edificio storico su due piani e una struttura di più recente costruzione. Gli spazi tra i manufatti oggi abbandonati e senza alcuna destinazione e possibilità di fruizione saranno restituiti, con l’intervento edilizio, anch’essi alla fruizione della nuova struttura di ricerca. I lavori avranno inizio nella tarda primavera del 2020, e verteranno su una superficie di circa 800 mq con volumetria pari a 2.800 mc. Consistono in un radicale intervento di restauro conservativo, ristrutturazione e rifacimento dell’impiantistica elettrica e termomeccanica

Il progetto, in cui le parti storiche rimarranno  riconoscibili all’interno delle aree dedicate ai laboratori, prevede in particolare il piano di recupero di due edifici. Una struttura ospiterà cinque stanze termostatate per esperimenti in condizioni controllate e un open space con grandi vasche per alloggiare le specie di maggiori dimensioni e sperimentazione di acquacoltura. Verranno inoltre realizzati cinque laboratori attrezzati per diverse ricerche e tecniche (biologia cellulare e molecolare; microscopia), due studi e un’aula riunioni. In particolare nell’edificio B per l’intero spazio è previsto trattamento acqua in entrata con switch: UV, filtrazione; possibilità di riscaldamento/raffreddamento acqua in entrata e ricircolo, possibilità di convogliare l’acqua marina in entrata indipendentemente ai diversi settori.

san domenico

Le attività dell’Università di Padova sviluppate nelle nuove strutture includono tre ambiti scientifici: ricerca, didattica e divulgazione.
La ricerca beneficerà dell’apertura dei nuovi laboratori che permetteranno di sviluppare interamente le linee di ricerca nella sede di Chioggia e di ospitare ricercatori italiani e stranieri interessati a studiare l’ambiente lagunare e l’alto Adriatico. Per qanto riguarda la didattica, questa verrà svolta nell'ambito del corso di lurea magistrale in Biologia marina, dedicato allo studio della biodiversità marina, alla sua gestione e allo sviluppo di attività produttive quali l’acquacoltura. La divulgazione verrà sviluppata attraverso il Museo di Zoologia Adriatica, gestito grazie ad una convenzione con il Comune che ne supporta l’apertura, e con eventi di divulgazione quali conferenze, cineforum e laboratori.

Con il restauro della ex-scuola Cini queste strutture andranno a formare un polo di ricerca di eccellenza per lo studio della biodiversità marina nelle sue diverse componenti, dai geni agli ecosistemi, la sua conservazione, la gestione delle risorse commerciali, lo sviluppo dell’acquacoltura, mantenendo lo stretto legame con il territorio e le sue attività produttive che ha da sempre caratterizzato le attività dell’Università di Padova in Chioggia. Con questa nuova dotazione di spazi l’Ateneo di Padova potrà sviluppare l’attività scientifica già presente nella città di Chioggia. La ex-scuola Cini infatti va ad unirsi alle altre strutture già presenti in città e dedicate alla biologia marina, ossia la Stazione Idrobiologica “Umberto D’Ancona”, Palazzo Grassi e il Museo di Zoologia Adriatica “Giuseppe Olivi”.

«C'è voluto molto tempo e un lungo percorso amministrativo - commenta Tomaso Patarnello, prorettore dell'Università di Padova al Campus e sedi esterne dell'università di Padova - ma alla fine siamo arrivati al risultato: la ex-scuola Cini potrà essere finalmente riqualificata ed andrà a potenziare il polo della "Biologia Marina" dell'Università di Padova a Chioggia. L'interesse dell'Università di Padova nel settore della biologia marina e lagunare è testimoniata dalla presenza da quasi 80 anni della Stazione Idrobiologica "Umberto D'Ancona" a Chioggia. Non solo un interesse scientifico ma anche un forte legame con il territorio a cui l'Università si rivolge per offrire competenze di alto livello nel settore della pesca e dell'acquacoltura che sono vitali per l'economia locale. Il corso di laurea in Biologia marina che si tiene a palazzo Grassi è un altro esempio di come l'Università di Padova voglia dare, attraverso un’offerta formativa di qualità, il suo contributo alla crescita del territorio. La sistemazione dell'ex Cini è un altro tassello nella costruzione di un polo scientifico su cui l'Università di Padova sta investendo e vuole continuare ad investire per valorizzare la sua presenza a Chioggia e nel delicato ambiente della Laguna di Venezia».

Luigi Bubacco, direttore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova aggiunge: «Storicamente il Dipartimento di Biologia ha da sempre sostenuto lo sviluppo delle attività legate allo studio della biologia marina, a partire dalla fondazione della Stazione Idrobiologica fondata nel 1940 come laboratorio sul campo dell’Università di Padova, parte integrante prima dell’Istituto di Zoologia e poi del Dipartimento di Biologia. Continuità che oggi si concretizza nella didattica della biologia marina qui a Chioggia con il corso di laurea magistrale. Le nuove infrastrutture che deriveranno dal restauro della ex-scuola Cini, daranno l’opportunità al Dipartimento di Biologia di potenziare l’investimento fatto nel tempo su questa sede. Le risorse per il personale a Chioggia sia docente che tecnico-amministrativo, e per la strumentazione per la ricerca consentiranno di creare un importante gruppo di ricerca con diverse competenze integrate fra loro. Questa intenzione si è materializzata in una delle linee di ricerca del Progetto di eccellenza recentemente finanziato al Dipartimento di Biologia dal MIUR, con cui il Dipartimento cofinanzierà l’acquisto di attrezzature all’avanguardia indispensabili per i nuovi laboratori».

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