laureata
Comunicazioni

Open Badge per le lauree all’Università di Padova. Intervista a Daniela Mapelli

05.11.2018

800 anni di storia e un futuro attento al digitale

Dopo un anno di sperimentazione con badge legati ad attività extracurriculari e a competenze trasversali, l’Università di Padova avvia l’assegnazione di Open Badge contestuale al conferimento della laurea. I primi a partire sono i corsi di laurea magistrale - cominciando con Agraria, Medicina Veterinaria, Economia, Psicologia – ma l’obiettivo è coprire entro 1 anno tutti i corsi di laurea dell’Ateneo.

Ne abbiamo parlato con la prorettrice alla didattica, Daniela Mapelli.

Come mai all’Università di Padova avete deciso di rilasciare Open Badge per le lauree?
Il nostro Ateneo, fra i più grandi ed antichi d’Europa, siede da anni ai tavoli europei che definiscono le linee guida per le università europee, come European Higher Education Area. Un obiettivo per il 2020 era di rilasciare il Diploma Supplement a tutti gli studenti: noi lo facevamo già su richiesta e dal 2018 lo facciamo in automatico per tutti i laureati. A maggio è stato pubblicato un documento (Comunicato EHEA di Parigi, 25 Maggio 2018) che individua una strategia per l’implementazione degli obiettivi di Bologna: uno dei primi punti è quello di abilitare il riconoscimento automatico in tutti i paesi dei titoli formali. Per raggiungere questo obiettivo bisogna necessariamente passare per un altro degli obiettivi che le università europee si sono poste: la certificazione digitale trasparente e facilmente trasmissibile dei titoli. Non può esserci automatismo senza passare per la digitalizzazione: per questo gli Open Badge come standard aperto sono la soluzione ideale, e lo saranno ancora di più quando verranno affiancati dalla notarizzazione su Blockchain.

Come cambia l’esperienza della laurea per gli studenti?
L’introduzione degli Open Badge si aggiunge ad un’altra innovazione già implementata dall’Università di Padova nel momento del conferimento del titolo: la verbalizzazione della laurea avviene online e lo studente riceve immediatamente la pergamena di laurea: si guadagna così in immediatezza, e si risparmia in effort (per lo studente e per l’Ateneo) e in costi (sia di spedizione che di giacenza). Oggi a questa consegna immediata si aggiunge, nel momento in cui il presidente di commissione chiude il verbale, l’invio automatico dell’Open Badge che lo studente vede arrivare sulla sua casella email e può poi ritirare sulla piattaforma.

Quali vantaggi offrono gli Open Badge oltre alla digitalizzazione del titolo?
In primo luogo gli Open Badge che rilasciamo con Bestr espongono i contenuti in italiano e in inglese, un plus importante per i nostri laureati. Inoltre i nostri Open Badge di laurea contengono un condensato di informazioni rilevanti, non duplicano il Diploma Supplement ma evidenziano le competenze espresse da ogni corso di studi: la definizione dei contenuti del Badge è  infatti in carico al Presidente di ogni corso di studi. Oltre a ciò, per ciascuno studente vengono riportate informazioni di dettaglio utili a far capire il valore ed il contesto del suo titolo: il voto di laurea e la media degli esami rapportati al percentile della sua coorte, il titolo della tesi e delle “parole chiave” che sono in parte definite dal presidente del corso di studi per tutti gli studenti del corso, ed in parte dallo studente come parole chiave della propria tesi.

Come vengono coinvolti gli studenti ed il corpo docente in questo processo di innovazione?
Per gli studenti non stiamo facendo una generica informazione a tappeto (i laureati vengono informati man mano che l’attività li riguarda), ma abbiamo coinvolto gli studenti che partecipano agli organi universitari (Senato accademico, Consiglio di amministrazione, commissioni, nuclei per l’autovalutazione dei corsi di studio, ecc.): dopo il compimento dell’anno di attività coloro che hanno partecipato all’80% delle sedute del proprio organo di riferimento ottengono l’Open Badge “Rappresentanza studentesca”< che ne riconosce il coinvolgimento nelle attività dell’Ateneo e le competenze trasversali che si maturano contestualmente.
Padova è l’unico Ateneo a dare un riconoscimento formale ai rappresentanti degli studenti, e ancor più a farlo con Open Badge.
Un altro esempio è l'Open Badge "Inclusive peer tutor", che attesta la capacità dello studente di dare supporto allo studio e alla partecipazione alla vita universitaria nei confronti di studenti con disabilità e difficoltà di apprendimento, per la costruzione di un contesto universitario inclusivo. Stiamo poi portando avanti un lavoro ad hoc con i presidenti delle scuole prima e dei corsi di studio poi: descrivere l’output del proprio corso in termini di competenze è un passaggio culturale importante a cui deve essere dato il giusto peso, anche in vista dell’ulteriore svolta che sarà legata all’introduzione di Blockchain il prossimo anno quando sarà supportata dalla piattaforma Bestr di Cineca che stiamo usando.

I Badge di laurea si aggiungono ad altri badge che l’Università di Padova ha introdotto nel corso dell’ultimo anno: si tratta di un percorso progressivo?
Sì, abbiamo man mano aggiunto tipologie di Open Badge fino a coprire tre casi principali: i titoli formali, le competenze curriculari (ad esempio le lingue straniere, la cui padronanza viene riconosciuta in termini di CFU nel corso di studi), le competenze trasversali  che non sono oggetto principale di formazione in Ateneo ma fanno comunque parte del percorso della persona all’interno dell’Ateneo, come la Rianimazione cardiovascolare. A questo proposito per noi la formazione è intesa in termini di lifelong learning, perciò siamo il primo Ateneo a riconoscere le competenze non solo degli studenti ma dei docenti, che sono incoraggiati a formarsi continuativamente circa le tecniche didattiche, e ricevono per questo gli Open Badge del progetto Teaching4Learning.