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Ricerca Unipd: bioinformatica e proteine intrinsecamente disordinate

14.11.2024

IDPfun2 “Integrating novel data, artificial intelligence and molecular behaviour to expand functional characterization of intrinsically disordered proteins” è un ambizioso progetto di ricerca internazionale che ha l'obiettivo proporre nuove metodologie per lo studio delle proteine intrinsecamente disordinate (IDPs), una classe di proteine fondamentali per molti processi biologici, che sono ancora oggi poco comprese.
IDPfun2 esplorerà le proprietà e le funzioni delle IDPs, con l'obiettivo di approfondire il loro ruolo in malattie come il cancro, le malattie neurodegenerative e altre condizioni patologiche complesse.

Le proteine intrinsecamente disordinate, al contrario di quelle tradizionalmente studiate, non hanno una struttura fissa, ma possiedono una flessibilità che consente loro di svolgere ruoli cruciali in vari processi biologici e in varie malattie. Le proteine disordinate sfidano il tradizionale paradigma della biologia strutturale, secondo cui una proteina deve avere una forma ben definita per svolgere la sua funzione. La loro capacità di adattarsi a contesti molecolari diversi le rende estremamente difficili da studiare, ma anche particolarmente interessanti. Grazie ai recenti sviluppi nell'uso dell'intelligenza artificiale per la previsione della struttura delle proteine, IDPfun2 potrebbe rappresentare un passo decisivo per comprendere meglio come queste proteine disordinate interagiscono e come possano essere coinvolte in malattie e processi biologici fondamentali.

Il progetto utilizza approcci avanzati di machine learning, biologia strutturale e gestione di dati; comprende una serie di attività all'avanguardia, tra cui la generazione di nuovi dati scientifici, la creazione di software innovativi, l'integrazione dei risultati nei principali database internazionali e la caratterizzazione funzionale delle proteine.

Commenta Silvio Tosatto, professore dell’Università di Padova e responsabile scientifico e coordinatore del progetto: "L’entusiasmo riscontrato tra i partner ci suggerisce che IDPfun2 potrà sviluppare nuove conoscenze e strumenti innovativi che saranno risorse chiave per la ricerca, quella medica in primis, a beneficio di tutta la cittadinanza. L'approccio collaborativo di IDPfun2 è uno degli aspetti più promettenti del progetto, che coinvolge un ampio consorzio di partner europei e internazionali".

Coordinato dal laboratorio BioComputing UP del Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova, sotto la guida di Silvio Tosatto, il progetto coinvolge sette istituzioni europee e cinque argentine, e ha ottenuto un finanziamento di 1.656.000 euro dall’Unione Europea, nell'ambito del programma Horizon Europe attraverso le Azioni Marie Sklodowska Curie Staff Exchange.
Con il sostegno dell'Unione Europea e la partecipazione di esperti internazionali, IDPfun2 si prepara a spingere i confini della ricerca scientifica e a contribuire a nuovi sviluppi nelle scienze biomediche, con impatti che potrebbero trasformare il nostro approccio alla medicina e alla cura delle malattie.