
Azienda Ospedale - Università di Padova: le nuove protesi bioniche sofisticate
04.07.2024
L'Azienda Ospedale - Università di Padova è ora in grado di utilizzare per i propri pazienti nuove protesi bioniche sofisticate, grazie all'uso di tecniche d'avanguardia di chirurgia plastica, dei nuovi sviluppi in bioingegneria, nell'intelligenza artificiale, nella robotica e nella riabilitazione con biofeedback.
Dopo un'amputazione non in ogni paziente è infatti possibile il reimpianto dell’arto, nonostante le tecniche di microchirurgia siano diventate sempre più sofisticate. Si deve ricorrere a un arto artificiale, che negli ultimi anni da semplice “sostituto inerte” si sta trasformando in una vera e propria mano o gamba bionica.
Il primo intervento al mondo di amputazione di quattro arti con protesi bionica, reinnervazione muscolare e reinnervazione sensitiva è stato fatto a Padova a giugno dello scorso anno.
La UOC Chirurgia plastica e la UOC Riabilitazione ortopedica dell'Azienda hanno adesso aderito, assieme a Boston e Huston, Hannover, Graz e Vienna, al progetto multicentrico 'Moncone intelligente', con cui un organo bersaglio (cute/muscolo) viene prima denervato selettivamente e quindi reinnervato chirurgicamente da un nervo proveniente dal moncone di amputazione; i segnali EMG provenienti dall’organo-bersaglio così innervato vengono usati per azionare un dispositivo protesico.
L'Azienda, forte dell'esperienza maturata sia nelle tecniche di preparazione del moncone sia nelle metodologie di training neuromotorio, ha cominciato a collaborare proprio in queste settimane a due progettualità umanitarie internazionali. Il 'Progetto Gaza' si occupa della revisione dei monconi dei bambini vittime di traumi e di ustioni, mentre il 'Progetto Ucraina' segue la riabilitazione dei soldati amputati con nuove strategie per la prevenzione della sindrome dell'arto fantasma e del dolore neuropatico.