
Mozione per la pace
07.11.2023
Approvata all’unanimità dal Senato Accademico dell’Università di Padova, nella seduta del 7 novembre 2023.
La violenta azione terroristica di Hamas dello scorso 7 ottobre 2023, che ha colpito la popolazione civile israeliana con uccisioni e il sequestro di ostaggi, e il successivo intervento militare dello Stato di Israele hanno portato all’esacerbarsi, con inaudita ferocia, del conflitto israelo-palestinese. L’accerchiamento e l’isolamento della striscia di Gaza hanno generato condizioni drammatiche con pesanti perdite tra la popolazione civile. Ancora una volta, inoltre, sono i giovani e giovanissimi le principali vittime dirette del conflitto.
La Costituzione italiana afferma, all’articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Gli stessi valori sono condivisi dall’Università di Padova che, forte della propria tradizione riassunta nel motto “Universa Universis Patavina Libertas”, afferma il proprio carattere pluralistico e la propria indipendenza da ogni condizionamento e discriminazione di carattere ideologico, religioso, politico o economico, nel rispetto della libertà di pensiero e di scienza. L’Ateneo ha, da sempre, promosso con coraggio una cultura fondata su valori universali quali il rispetto dei diritti umani, l’accoglienza di ogni diversità, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale. In tale prospettiva, la comunità accademica patavina ha una spiccata attenzione e sollecitudine nei confronti delle comunità accademiche di tutto il mondo che vivono una situazione di rischio nei Paesi di origine e subiscono restrizioni alle attività di ricerca, insegnamento e formazione, facendosi promotrice di molteplici iniziative (tra le altre spiccano l’adesione alla rete internazionale Scholars at Risk – SAR -, la partecipazione al progetto UNICORE - University Corridors for Refugees - promosso da UNHCR Italia o al Bando CRUI “100 borse per rifugiati”, i bandi di Ateneo in favore di students e scholars at risk, attraverso l’introduzione di borse di studio e di ricerca o forme di esonero dai contributi studenteschi per i rifugiati).
I drammatici fatti cui si sta assistendo, a meno di due anni dall’inizio di un’altra drammatica guerra tuttora in atto, rendono necessaria anche da parte del mondo accademico e della comunità scientifica una riflessione per impedire alle coscienze di assuefarsi alla violenza, e una ferma condanna verso qualsiasi forma di risoluzione armata delle controversie e di violazione dei diritti umani.
L’Ateneo patavino è profondamente convinto che solo attraverso l’immediata sospensione delle operazioni militari, con il recupero di una normale dialettica politico-diplomatica, sia possibile affrontare la complessità del conflitto in atto e favorire soluzioni pacifiche basate sui diritti umani internazionalmente riconosciuti. L’auspicio per una risoluzione pacifica del conflitto è stato inoltre recentemente ribadito dalla CRUI con una nota diffusa dopo l’Assemblea tenutasi lo scorso 19 ottobre.
Per le ragioni sopra esposte, il Senato Accademico dell’Università di Padova:
• condanna fermamente le atrocità commesse da parte dell’organizzazione terroristica Hamas ai danni dello Stato di Israele con l’uccisione di civili inermi e il rapimento di centinaia di persone ora trasformate in ostaggi;
• esprime sconcerto e preoccupazione per il drammatico evolversi della situazione nella striscia di Gaza dove l’intervento dell’esercito israeliano, colpendo anche obiettivi non militari, sta imponendo alla popolazione palestinese perdite umane e disagi inaccettabili;
• si esprime a favore della risoluzione pacifica del conflitto come recentemente auspicato dalla CRUI nella riunione del 19 ottobre 2023;
• esprime vicinanza e solidarietà a tutte le popolazioni colpite e in particolare ai propri studenti e studentesse israeliani e palestinesi comunque coinvolti dai tragici eventi ed è disponibile ad iniziative di assistenza concreta;
• si impegna ad attuare o a collaborare concretamente ad iniziative di accoglienza e sostegno delle comunità accademiche provenienti dalle zone colpite.