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Comunicazioni

Donata all'Ateneo un'opera di Tono Zancanaro dedicata a Egidio Meneghetti

02.05.2023

In memoria del compagno e amico Egidio Meneghetti Antenore Foresta”: sono le parole che accompagnano l’effige di Meneghetti nel dipinto dedicatogli nel 1966 dall’amico Tono Zancanaro, a cinque anni dalla scomparsa dell’insigne farmacologo veronese, già rettore dell’Università di Padova e guida della Resistenza.

Accompagnato dai titoli delle opere liriche di Meneghetti, spesso illustrate dalle invenzioni dello stesso Zancanaro, il dipinto, una china e pittura su tavola in truciolato dalle dimensioni di 200x150 cm, è stato donato all’Università di Padova dalla Società Maco Arte s.r.l. “al fine di esporre suddetta opera al pubblico, restituendo così la giusta dignità all’oggetto e al soggetto rappresentato”.

La nuova donazione arricchisce il patrimonio di Ateneo legato ai valori della Resistenza, per cui l’Università stessa fu insignita della medaglia d’oro: dal capolavoro martiniano Palinuro (1947) al bozzetto della Partigiana di Leoncillo (1955), scultura distrutta da una bomba fascista nella notta tra il 27 e il 28 luglio 1961, o l’anti-monumentale Resistenza e Liberazione di Kounellis (1995), come recita la piccola lapide postavi accanto dedicato «alla fede civile e all’azione di Concetto Marchesi, Egidio Meneghetti, Ezio Franceschini e di quanti nell’Università seppero unire diversi ideali e culture in concorde lotta di popolo per riconquistare all’Italia la libertà».

opere di zancanaro
A sinistra l'opera donata e dedicata a Meneghetti; a destra la copertina, illustratata da Zancanaro, di "La partigiana nuda", di Egidio Meneghetti

Egidio Meneghetti, professore e rettore Unipd, volontario nella prima guerra mondiale, fu ufficiale degli Alpini e ricevette sul campo due medaglie d'argento e una di bronzo. Durante il ventennio fascista faceva parte dei gruppi clandestini di Giustizia e Libertà e, dalla sua fondazione, del Partito d'Azione. Alla caduta del fascismo, diventò pro-rettore dell'Ateneo al fianco di Concetto Marchesi. Dopo l'8 settembre 1943 costituì il primo CLN regionale veneto, entrando poi nell'esecutivo militare col nome di copertura di "Antenore Foresta". Nel marzo 1944, quando Silvio Trentin morì, si dà ad organizzare la Brigata partigiana che porterà il nome del suo compagno azionista. Nel gennaio del 1945 venne arrestato dai fascisti della banda Carità. Detenuto con gli altri arrestati a Palazzo Giusti (covo degli sgherri di Carità), il professore antifascista fu pesantemente interrogato, ma non parlò; venne consegnato alla polizia tedesca e rinchiuso nel campo di Bolzano in attesa di essere deportato in Germania, sino alla Liberazione.

Tono Zancanaro ed Egidio Meneghetti si conobbero intorno al 1937, all'interno dei circoli antifascisti, e collaborarono a riviste clandestine.
Meneghetti scelse un lavoro di Zancanaro per la copertina della sua raccolta di poesie Cante in piassa (1955), edito da Neri Pozza. Si rivolse al maestro padovano anche per le illustrazioni de La Partigiana nuda e altre carte (1961). Tono ritrasse più volte Meneghetti, anche in Eroi dimenticati, china su carta 1963, dedicata a Eugenio Curiel, Egidio Meneghetti, Concetto Marchesi, Silvio Trentin, Otello Pighin, Mario Todesco e Luigi Pierobon.

In questi giorni, negli spazi della Cucina del Teatro Anatomico è allestita una mostra curata dall’Archivio di Ateneo dedicata a Meneghetti. Accanto alla documentazione relativa ai rapporti di Egidio Meneghetti con l’Università di Padova (partendo dalla sua carriera di studente agli anni dellìinsegnamento universitario e quindi il rettorato) trovano esposizione due raccolte poetiche, Cante in piassa (1955) e La Partigiana nuda e altre carte (1961), che il professore scelse di far illustrare con lavori di Tono.