
L’Università di Padova alla Marcia per la pace e la fraternità PerugiAssisi 2025
08.10.2025
L’Università di Padova, da sempre presente alla Marcia PerugiAssisi, partecipa anche quest’anno con due pullman organizzati dal Centro di Ateneo per i diritti umani “Antonio Papisca” che porteranno una delegazione di oltre cento persone composta da docenti, personale tecnico e amministrativo, volontarie e volontari in servizio civile e un nutrito gruppo di studentesse e studenti iscritti a diversi corsi di studio, in scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani ma anche giurisprudenza, biologia, medicina, matematica, veterinaria, filosofia, Dams, scienza della formazione, ingegneria.
Insieme all’ateneo patavino partecipano numerose università italiane tra le quali Brescia, Cagliari, Messina, Napoli L’Orientale, Parma, Perugia Stranieri, Pisa, Roma Tre, Sapienza, Siena, Siena Stranieri, Torino, Tor Vergata, Urbino, Politecnico di Torino, tutte aderenti a RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
La Marcia, il 12 ottobre, è preceduta da quattro giorni di attività durante i quali cui si discuterà e si cercherà di costruire una coscienza, una cultura e una politica di pace, attraverso quattro grandi incontri: l’Assemblea dell’Onu dei Popoli, l’Assemblea dei Dottorandi e delle Dottorande per la pace, il Meeting Nazionale delle Scuole di Pace e l’Assemblea Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
All’Assemblea dell’ONU dei Popoli, con il supporto del Centro Diritti Umani e del Comune di Padova parteciperanno Monicah Nyareng Malith (Sud Sudan) e Akeya Dadi (Etiopia), due giovani attivisti per la giustizia e la pace.
Dal colle più alto di Assisi, a conclusione della Marcia interverrà tra gli altri Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati.
La Marcia per la pace e la fraternità fu realizzata per la prima volta nel 1961 da Aldo Capitini insieme agli scrittori Giovanni Arpino, Gianni Rodari, Italo Calvino, Guido Piovene, al filosofo Norberto Bobbio, all'economista e federalista Ernesto Rossi, al pittore Renato Guttuso. Il momento storico era pieno di incognite per il futuro e la convivenza pacifica del mondo. C'erano la guerra d’Algeria, la crisi di Suez e la guerra in Medio Oriente, l’impegno americano in Vietnam, la creazione del muro di Berlino. La tensione internazionale stava crescendo e sullo sfondo si profilava la minaccia atomica.
Oggi, con la Marcia PerugiAssisi, in un pianeta in fiamme, si vuole reagire con “un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale”, spingersi in una direzione e in un mondo diverso, urlare che la fraternità è l’alternativa alla guerra.
A legittimare l’azione dentro e oltre i confini nazionali per promuovere e difendere i diritti umani e la pace in virtù della Carta delle Nazioni Unite e dell'art. 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani che recita: “Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale”.