DUBAI
Comunicazioni

L’Università di Padova all’Expo di Dubai vince con due brevetti l’IPA 2021

28.02.2022

Nella prima giornata dell’Intellectual Property Award che si svolge al Padiglione Italia dell'EXPO di Dubai, l'Università di Padova si aggiudica il primo premio con due tecnologie brevettate dall’Ateneo patavino nella fase finale del concorso nazionale “Intellectual Property Award 2021” (IPA) indetto dal Ministero della Sviluppo Economico.
Si tratta delle proposte di Marta De Zotti professoressa associata del Dipartimento di Scienze chimiche che, con il suo brevetto “Peptidi analoghi del peptaibolico naturale tricogina ga iv con attività fitosanitaria” è prima nella macro area della “Filiera agroalimentare”, e di Giuseppe Vallone professore associato del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, cofondatore e CTO di Think Quantum, che si aggiudica il premio nella macro area della “Cybersecurity, artificial intelligence, big data”.

«L'invenzione consiste nell'uso di peptidi, cioè piccole proteine, completamente biodegradabili, come prodotti fitosanitari contro un ampio spettro di fitopatogeni che causano malattie su vite, cereali e piante da frutto. Formati da soli undici amminoacidi naturali – commenta Marta De Zotti – i nostri peptidi proteggono la vite dalla peronospora, che è la malattia più importante e devastante di questa coltura, con un livello di protezione simile a quello dei prodotti rameici. Gli ottimi risultati che abbiamo raggiunto finora ci fanno credere fermamente che questi peptidi saranno il futuro dell'agricoltura sostenibile. Il nostro team di inventori è composto, oltre a me, dai professori Francesco Favaron e Luca Sella, fitopatologi. Il brevetto italiano, concesso lo scorso anno, è stato esteso in Europa e negli USA». (Video)

La vittoria di questo brevetto è stata motivata così: 'La presente tecnologia trova applicazione concreta nella necessità del settore agroalimentare di trovare soluzioni alternative per produrre biopesticidi, alternativi ai composti derivati alla base dei pesticidi chimici, che principalmente vengono utilizzati per la protezione delle colture, al fine di ridurne la tossicità per l’uomo, gli animali e allo stesso tempo l’impatto ambientale. Tramite prodotti biocompatibili derivati dalla tricogina GA IV, stabili all’irraggiamento solare, fornisce una soluzione promettente per soddisfare le precedenti necessità, risultando particolarmente adatta nei confronti di vari patogeni di frutta, verdura e cereali e soprattutto delle viti'.

«La comunità dei ricercatori del Dipartimento di Scienze chimiche dell'Università di Padova – sottolinea il direttore Michele Maggini – esprime alla collega Marta De Zotti le più vive congratulazioni per l'importante riconoscimento che premia una ricerca innovativa nel campo dei peptidi per applicazioni fitosanitarie. Marta sta cogliendo i frutti di un lavoro collaborativo e interdisciplinare svolto con grande competenza ed entusiasmo che tutti ci auguriamo continui e sia rafforzato da questo importante riconoscimento».

Il premio a GiuseppeVallone, invece, è stato assegnato con la seguente motivazione: 'In ragione della grande rilevanza della crittografia quantistica nello scenario futuro, si sottolinea la robustezza dell’approccio proposto e il grado di avanzamento del progetto. Il grado di maturità della soluzione e la chiara visione delle potenzialità concrete nel breve e nel medio periodo rappresentano il presupposto per il futuro successo di questa promettente innovazione'.

«Sono onorato di questo risultato e condivido la soddisfazione con gli altri inventori, Paolo Villoresi, Costantino Agnesi e Marco Avesani. La nostra invenzione – dice Giuseppe Vallone del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione – riguarda un dispositivo innovativo, chiamato iPognac, per realizzare la comunicazione quantistica con la quale è possibile scambiare informazioni riservate con massima sicurezza. Il brevetto è stato concesso in licenza a ThinkQuantum, spin-off dell'università, e rappresenta una risorsa chiave per lo sviluppo dell'azienda. Sono sicuro che questa tecnologia avrà un impatto decisivo per lo sviluppo delle comunicazioni quantistiche». (Video)

«Il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione – conclude il direttore Gaudenzio Meneghesso – si congratula con i sui ricercatori per l'importante riconoscimento che ancora una volta premia la ricerca di eccellenza svolta quotidianamente nei suoi laboratori. Da decenni infatti il nostro dipartimento contribuisce con la sua attività all'innovazione scientifica e tecnologica ed il brevetto "iPognac", con questo premio, conferma il grande valore applicativo della ricerca. Siamo orgogliosi di poter contare su gruppi come quello del Prof. Vallone che, grazie al loro lavoro, contribuiscono a mantenere alto il prestigio del nostro Ateneo.

IPA 2021, organizzato dal MiSE - Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in collaborazione con NETVAL, ha permesso alle Università pubbliche italiane, gli enti pubblici di ricerca nazionali e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di partecipare alla selezione dei migliori brevetti in 7 aree tecnologiche (future mobility - cybersecurity, artificial intelligence, big data - tecnologie green e materiali alternativi  - filiera agroalimentare – aerospazio - fonti rinnovabili/energie alternative/acqua  - life science / health care). Un’apposita Commissione di valutazione ha selezionato i migliori 5 brevetti che sono stati invitati a presentare queste nuove tecnologie all’interno della settimana dedicata all’innovazione all’ Esposizione Universale a Dubai, nel Padiglione Italia. Nel corso di questa occasione è stata premiata la migliore innovazione per ciascuna area tecnologica.

Fabrizio Dughiero, prorettore all’Innovazione e ai rapporti con le imprese: «È una grande soddisfazione per l’Ateneo di Padova aver vinto ben due premi su due brevetti di settori diversi. Questo denota la capacità dei nostri ricercatori di pensare non solo alle pubblicazioni, fondamentali per la ricerca, ma anche al trasferimento tecnologico e all’innovazione. I brevetti stanno a indicare due settori di ricerca molto importanti: il primo, “Peptidi analoghi del peptaibolico naturale tricogina ga iv con attività fitosanitaria”, legato alle scienze chimiche e farmaceutiche; il secondo, “Metodo di modulazione della polarizzazione di impulsi fotonici per la generazione di chiavi crittografiche quantistiche, e relativo modulatore di polarizzazione”, legato alla comunicazione quantica. Due ambiti scientifici che nel futuro troveranno sempre più spazio nella ricerca e nelle applicazioni di settori specifici. Questo rientra anche nelle politiche del nostro Ateneo che da molti anni sta investendo finanziamenti nell’ambito del trasferimento tecnologico e, in particolare, nel finanziamento dei brevetti che vengono prodotti dai gruppi di ricerca».