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Le università nei ranking internazionali: il ruolo della CRUI

26.01.2021

È online il report della CRUI sui ranking internazionali: “Il Gruppo di lavoro CRUI sui ranking internazionali: attività, risultati e prospettive 2017 – 2020” racconta i 3 anni di attività del Gruppo di lavoro a cui hanno partecipato 68 università, coordinate dalle università di Padova e Bologna, con l’obiettivo di aumentare il numero di atenei italiani presenti nelle classifiche internazionali e migliorare il posizionamento complessivo del sistema universitario nei ranking. Obiettivo pienamente centrato ed evidenziato dai numeri: 85 università italiane in più nelle 6 classifiche considerate e 11 in più nelle prime 200 posizioni.

"La partecipazione di moltissimi Atenei – ha commentato il Giulio Vidotto, docente dell'Università di Padova e uno dei coordinatori del Gruppo di lavoro CRUI sui ranking accademici – ha rappresentato di sé un successo per l’iniziativa, testimoniando non solo il forte interesse delle università italiane per questi temi, ma anche la loro volontà di acquisire nuove competenze e nuovi strumenti per la gestione dei ranking. Il Gruppo ha operato, infatti, in una logica di servizio, mettendo a disposizione dei suoi componenti un pacchetto di strumenti pratici di immediato utilizzo, rappresentando al contempo un vero e proprio spazio per lo scambio di conoscenze e la formazione di politiche e pratiche comuni. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello, non solo, di favorire un veritiero posizionamento delle nostre università nei ranking internazionali ma, soprattutto, di migliorare strategie, attività e servizi a supporto di ricerca, didattica, internazionalizzazione e sostenibilità.»

Partito nel 2017, il Gruppo ha infatti lavorato anche per elaborare linee guida comuni per il conferimento dei dati alle principali agenzie, e per proporre integrazioni e modifiche metodologiche agli enti gestori.

tabella crui
* per U-Multirank invece di top 200 sono indicate le università con A-score pari o superiore a 10

Il Report offre spunti di confronto fra i sistemi universitari di diversi Paesi europei in relazione ai ranking internazionali e ad altre dimensioni economico-sociali indagate attraverso i dati OCSE. Il volume contiene anche le indicazioni operative elaborate dal Gruppo per il conferimento dei dati a quattro tra le più importanti classifiche mondiali: Quacquarelli Symonds (QS), Times Higher Education (THE), GreenMetric e U-Multirank. Un’attività che, unita alla condivisione di strategie, politiche e buone pratiche nella gestione dei ranking, ha permesso a molti atenei di entrare per la prima volta in classifica e, a quelli già presenti, di migliorare in larga parte il proprio posizionamento.

Un sondaggio interno al sistema universitario ha confermato che l’attività della CRUI e del Gruppo ha avuto un impatto positivo sia sulle azioni intraprese dall’ateneo in tema di ranking che sulla relativa performance.

“Promuovere la crescita delle università nel contesto internazionale è un fattore fondamentale non solo per aumentare la loro competitività, ma per accrescere l’attrattività del sistema educativo e di ricerca italiano nel suo complesso. – ha dichiarato Ferruccio Resta, presidente della CRUI, in occasione della pubblicazione del report – È prioritario migliorare la percezione e il posizionamento del Paese in modo unitario, ricomponendo un’immagine spesso tracciata in modo disarticolato. Non dimentichiamo che nell’affrontare la pandemia le università hanno mostrato un grande senso di coesione e di tenuta. È su questa immagine che l’Italia deve investire, un compito non secondario per la CRUI”.