
Università e Comune siglano un protocollo d'intesa per l’inserimento di rifugiati e richiedenti asilo ai percorsi formativi dell'Ateneo
17.07.2024
Università e Comune di Padova, insieme, per l'accoglienza e l’inserimento di persone rifugiate e richiedenti asilo ai percorsi formativi dell'Ateneo: siglato un protocollo d'intesa che definisce e rafforza la cornice istituzionale di collaborazione tra i soggetti coinvolti, aperto anche all’adesione di altre istituzioni pubbliche, centrali e locali, nonché all’adesione di altre organizzazioni della società civile.
L'accordo è finalizzato alla diffusione e al supporto all’iscrizione ai corsi di studio dell’ateneo rivolti alle persone richiedenti e a quelle titolari di protezione internazionale proprio per promuovere l’accesso al percorso universitario per chi non ha potuto continuare gli studi nel proprio Paese, in un'ottica di inclusione e integrazione nel tessuto socioculturale locale e nazionale. I destinatari sono, infatti, i titolari dei permessi di protezione internazionale (asilo); di protezione sussidiaria; di protezione speciale; di cure mediche; di richiesta asilo; di altri permessi che consentano l’accesso ai progetti SAI.
Entrando nel dettaglio del protocollo d'intesa, vengono definiti anche i reciproci impegni per l'implementazione del progetto stesso. Ecco quali: il Comune, in collaborazione con i servizi dell’Università di Padova, si impegna nella divulgazione, sia alla popolazione richiedente asilo e rifugiata, sia alla popolazione straniera in generale e in particolare ai residenti di seconda generazione, delle informazioni sulle opportunità offerte dell’Università tramite il portale web “Padova Per”, nato proprio per consentire alla cittadinanza di trovare facilmente notizie sui servizi presenti in città, e attraverso iniziative realizzate in collaborazione con istituti scolastici e con la Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera.
L’Università, in collaborazione con i servizi comunali, si impegna a promuovere le opportunità di studio tramite iniziative ed azioni quali ad esempio, giornate di orientamento, sessioni informative online e in presenza, predisposizione materiale informativo online e cartaceo accessibile, sportello online ed in presenza e si impegna, altresì, a supportare i soggetti destinatari dell'accordo nell’iscrizione ai corsi e accesso ai servizi dell’ateneo.
Impegno comune, per entrambi gli enti firmatari, sarà quello di promuovere e diffondere i contenuti e gli obiettivi del protocollo d'intesa per coinvolgere altre realtà della società civile.
"Negli ultimi anni, l’Ateneo ha messo in atto molte azioni a supporto delle popolazioni a rischio – sottolinea la professoressa Cristina Basso, prorettrice con delega alle Relazioni internazionali dell'Università di Padova - assegnando 124 borse di studio tramite i programmi Unipd4Afghanistan, Unipd4Ukraine, Unipd4Myanmar, UNICORE, e Students at risk, accogliendo e supportando le studentesse e gli studenti beneficiari delle borse di studio e interagendo con numerosi attori locali che condividono il medesimo impegno ed interesse. In particolare, la collaborazione con il Comune di Padova è stata avviata positivamente per l’accoglienza e l’inserimento nel territorio di cittadine e cittadini afgani giunti in Italia a partire da agosto 2021.
Il confronto tra l’Ateneo e il Comune di Padova si è poi concentrato sulle persone ospitate proprio nella rete di accoglienza comunale ed è emerso come pochissimi guardino all’opportunità di formarsi presso un’istituzione universitaria come strumento di integrazione ed inserimento nel territorio italiano.
È emersa pertanto l’esigenza di stipulare un protocollo d’intesa finalizzato a strutturare la collaborazione tra Università e Comune di Padova per divulgare presso la popolazione richiedente asilo e rifugiata le informazioni circa le opportunità offerte dell’Università. Ciò avverrà tramite sessioni informative online e in presenza, la predisposizione di materiale informativo online e cartaceo, e uno sportello online ed in presenza".