sportello anagrafe
Comunicazioni

Unipd inaugura lo Sportello di anagrafe sanitaria per studenti e personale internazionale

31.03.2023

Per assicurare un adeguato accesso alle cure mediche e agevolare l’iscrizione al Sistema Sanitario Nazionale di studentesse, studenti e personale internazionale Unipd, l'Ateneo e l'Aulss 6 Euganea hanno inaugurato al piano terra di Palazzo del Bo, sotto ai portici che affacciano su via San Francesco, lo “Sportello di anagrafe sanitaria”. Il nuovo ufficio, che condivide gli spazi con lo sportello gestito dalla Questura e inaugurato nel 2021 con l'obiettivo di agevolare la gestione delle pratiche dei permessi di soggiorno per motivi di studio, al momento è aperto quattro giorni alla settimana, con maggiori disponibilità nei periodi di immatricolazione.

'L'iniziatova è passata attraverso un periodo di sperimentazione avviata a gennaio a cui avevano aderito oltre mille studenti, e ci aveva mostrato la centralità dell'università come riferimento per il sevizio. Agli sportelli ci saranno operatori qualificati che conoscono le lingue straniere, cosa che porterà degli ovvi benefici ai richiedenti', ha detto Michela Barbiero, direttrice amministrativa dell'Usl. Primo progetto di questo genere a livello nazionale, è rivolto a studentesse, studenti, ricercatrici, ricercatori e personale proviente da Europa e fuori Europa.

'Si tratta di un esempio di collaborazione di successo tra istituzioni. In questo modo la nostra università sta diventando sempre più internazionale - ha detto la rettrice Daniela Mapelli - I numeri parlano chiaro: gli studenti e i ricercatori stranieri nella nostra università sono in costante aumento, con un numero di immatricolati che quest'anno si attesta attorno all'11%. Gli studenti internazionali iscritti all'anno accademico corrente sono oltre 5.700, ai quali si aggiungono 339 tra docenti e ricercatori'.

'Ci piace far sentire tutti gli studenti come se fossero a casa loro. Il permesso di soggiorno e tessera sanitaria sono le prime cose che servono a studenti e docenti stranieri quando arrivano in Italia. Già durante il Covid era emersa l'importanza di agevolare l'accesso alle cure sanitarie gli studenti stranieri», ha spiegato infine Cristina Basso, prorettrice alle Relazioni internazionali dell'Ateneo.