performance
Comunicazioni

La tragedia greca in scena all'Orto botanico: studentesse e studenti Unipd protagonisti della performance

18.12.2020

Anche quest'anno il laboratorio di Ateneo dedicato alla tragedia greca trova il suo punto d'arrivo in Orto botanico, che ha accolto nei suoi spazi il momento finale dell'attività "Tragedia greca all'Orto botanico": le studentesse e gli studenti dell'Università di Padova sono i protagonisti del video girato negli spazi dell'Orto e della performance che porta in scena, nella forma di un reading drammatizzato, alcuni momenti significativi dell'Andromaca euripidea.

Sullo sfondo, i grandi temi che caratterizzano la tragedia, dall’arroganza del potere all’assurdità della guerra, dal matrimonio come strumento di scambio ai rapporti familiari violenti.

Il video è stato realizzato a conclusione dell’attività “Tragedia Greca all’Orto botanico”, laboratorio svolto nell’ambito del progetto di Ateneo (a.a. 2019-2020) finalizzato all’innovazione della didattica “Teatro cinema e musica per gli studenti: Teatro Verdi di Padova; Multisala MPX; Teatro La Fenice; Teatro Greco di Siracusa; Orto Botanico”, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica dell’Università di Padova.

La direzione del progetto e la traduzione dal greco dei passi scelti sono a cura di Caterina Barone. La regia è di Francesco Puccio, le riprese video e il montaggio sono opera di Alessandro Lana, le musiche originali di Ernesto Tortorella.

Andromaca, un tempo regina e sposa del coraggioso Ettore, dopo la presa di Troia, diviene schiava di guerra e concubina di Neottolemo, il figlio di Achille; un’unione da cui è nato Molosso e che suscita la gelosia e la rabbia di Ermione, figlia di Menelao e di Elena, e sposa legittima di Neottolemo. La giovane donna, infatti, la accusa di essere la causa della propria sterilità e, con l’appoggio del padre, ne architetta l’uccisione. Solo l’arrivo di Peleo, padre di Achille, riesce ad evitare il peggio e a fermare Menelao, il quale fa ritorno a Sparta. Ermione, disperata, medita il suicidio. A dissuaderla sarà l’arrivo di Oreste, che le rivela di avere già dato avvio ad un piano per eliminare Neottolemo, da lui odiato in quanto marito di Ermione, un tempo sua promessa sposa. Il figlio di Agamennone, per liberarsi del rivale, sobilla gli abitanti di Delfi contro Neottolemo, accusandolo di volersi impadronire dei tesori custoditi nel tempio di Apollo. Convinta di ciò, la folla gli tende un agguato e fa strazio del suo corpo. Il cadavere viene seppellito con dolore da Peleo. A confortarlo, sopraggiunge Teti, la sua sposa divina. Apparsa come deus ex machina sul finale della tragedia, Teti ordina ad Andromaca di recarsi nella terra dei Molossi, dove sposerà Eleno. E da Molosso nascerà una dinastia che regnerà su quella terra.