SleepRhythm Unipd: una prima analisi dei risultati
15.04.2022
Pubblicata la prima analisi dei risultati dell’iniziativa SleepRhythm Unipd, con cui l’Università di Padova si è proposta di migliorare gli orari e la qualità del sonno dei propri studenti e studentesse. Nell'ambito dell'inizativa, a chi ha aderito sono stati forniti consigli di “igiene circadiana” relativi agli orari del sonno, dei pasti e dell’attività fisica, oltre a consigli sugli orari più opportuni per esporsi e per proteggersi dalla luce (anche quella emessa da cellulari, tablet e computer).
Sono stata oltre 5000 le adesioni alla prima campagna dell’ottobre 2019, aumentate fino a 8000 nei mesi successivi. È stato registrato un feedback molto positivo da parte di studentsse e studenti, notevoli i risultati. I dati disponibili fino al dicembre 2020 sono stati analizzati in dettaglio, anche in relazione al lock-down e al lungo periodo di didattica a distanza, e sono consultabili nell'articolo online pubblicato su Frontiers in Neurosciences.
L'iniziativa ha mostrato come oltre il 50% delle studentesse e degli studenti coinvolti presentasse una qualità del sonno compromessa e oltre l’80% un certo grado di deprivazione di sonno. Questi aspetti erano molto meno accentuati in coloro che hanno aderito all’iniziativa durante i mesi del lock-down e della didattica a distanza. I consigli di igiene circadiana forniti hanno agevolato e anticipato il risveglio del mattino, senza ridurre la durata complessiva del sonno.
La qualità del sonno, il cronotipo (ovvero la personale predisposizione ad essere più mattinieri o più serotini) e il tipo di studi intrapresi (aree umanistiche, scientifico-tecnologiche o di ambito sanitario) hanno inciso tutti in maniera significativa sulla prestazione accademica. Questa potrebbe quindi beneficiare di modifiche degli orari delle lezioni e degli esami che tengano conto dei cambiamenti dell’attenzione, della memoria, dell’efficienza e quindi della prestazione degli studenti e delle studentesse nel corso della giornata.
