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Scoperto meccanismo della tossina tetanica che apre nuovo approccio di cura

15.05.2023

Il tetano è una grave malattia caratterizzata da una paralisi spastica che ha ucciso milioni di persone nel corso della storia. È causato da una tossina, la tossina tetanica, che viene prodotta dal Clostridium tetani, un batterio anaerobio che può infettare ferite, anche minori, che includono zone necrotiche al loro interno.

Un gruppo di ricerca padovano, in collaborazione col gruppo coordinato dal Dott. Ivica Matak dell’Università di Zagabria, ha scoperto che il meccanismo molecolare responsabile di questa atipica paralisi flaccida è una inattesa, e finora sconosciuta, attività della tossina tetanica a livello della giunzione neuromuscolare, la sinapsi che controlla la contrazione dei muscoli.

Questa scoperta è stata resa possibile dalla messa a punto di una tecnica di visualizzazione in vivo dell’attività della tossina tetanica dentro il neurone da parte della docente Ornella Rossetto.

Non è strano che la tossina tetanica si associ alla giunzione neuromuscolare perché questa sinapsi rappresenta la porta d’ingresso attraverso cui la tossina riesce ad arrivare al sistema nervoso centrale dove normalmente agisce - dice Federico Fabris, principale responsabile della parte sperimentale dello studio -. La particolarità del tetano cefalico è che la tossina riesce anche ad esplicare la sua attività tossica alla giunzione neuromuscolare, e questo causa la paralisi flaccida a livello periferico».

Il team ha inoltre osservato che la tossina migra rapidamente al tronco encefalico inibendo una serie di funzioni fisiologiche fondamentali come respirazione e deglutizione per cui la malattia diventa rapidamente mortale.

Montecucco spiega: «La tossina tetanica, una volta raggiunto il sistema nervoso centrale, diffonde molto rapidamente a livello di una zona nota come tronco encefalico, una specie di stanza dei bottoni molto vicina al cervello dove vengono controllate alcune tra le principali funzioni vitali dell’individuo, inclusi il ritmo respiratorio ed il battito cardiaco, spiegando perché il tetano cefalico è molto pericoloso e potenzialmente letale».

Sulla base dei risultati di questa ricerca, pubblicata su «Journal of Clinical Investigation Insight», uno dei maggiori giornali scientifici dedicati alla ricerca clinica, autrici e autori hanno proposto un nuovo approccio terapeutico che potrebbe ridurre considerevolmente la pericolosità del tetano cefalico.