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Sclerosi Laterale Amiotrofica. Oggi è possibile la diagnosi rapida e predire la velocità di progressione della malattia

20.09.2021

Dall'analisi di piccolissime particelle lipidiche presenti nel sangue (vescicole extracellulari), grazie all'intelligenza artificiale, è possibile oggi diagnosticare in maniera rapida e accurata l’insorgere della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e, predire la progressione, più o meno veloce, del suo futuro andamento. A riferirlo è un lavoro di ricerca pubblicato sulla rivista scientifica Molecular Neurodegeneration, a cui ha preso parte anche l'Università di Padova e in particolare il Dipartimento di Matematica.

Lo studio, è stato coordinato da Valentina Bonetto, responsabile del Laboratorio di biomarcatori traslazionali dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCSS e da Manuela Basso del Dipartimento di Biologia integrata cellulare e computazionale (CIBIO) dell’Università di Trento. Le vescicole, prelevate tramite un semplice prelievo del sangue, sono state isolate e caratterizzate e i dati ottenuti sono poi stati analizzati e rielaborati da Francesco Rinaldi del Dipartimento di Matematica dell’Università di Padova, che ha utilizzato modelli di Intelligenza Artificiale (I.A.) per predire, con accuratezza, se le vescicole extracellulari appartenevano a un individuo sano o affetto da patologia degenerativa.

'Abbiamo sviluppato - spiega Laura Pasetto dell’Istituto Mario Negri, primo autore del lavoro - un protocollo rapido che permette di misurare le caratteristiche delle vescicole extracellulari nel sangue dei pazienti affetti da SLA. Abbiamo decodificato le informazioni derivanti da queste piccole particelle lipidiche circolanti nel sangue e abbiamo capito come distinguere questi pazienti da altri affetti da diverse malattie neurologiche e muscolari'.

Questo lavoro di ricerca rappresenta una prospettiva importante per una patologia che solitamente viene diagnosticata dopo diverse indagini mediche ripetute nel tempo da parte di un neurologo esperto. Queste vescicole contengono al loro interno un insieme di proteine e acidi nucleici, una sorta di ‘messaggi in bottiglia’ rilasciati nel torrente sanguigno, in grado di evidenziare lo stato di salute delle cellule.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica o SLA è la più comune malattia del motoneurone, una cellula essenziale per inviare i comandi ai nostri muscoli scheletrici e permettere il movimento. La SLA è una malattia neurodegenerativa con prognosi infausta. Nonostante i numerosi progressi nella ricerca di base e clinica, non esiste una cura e viene diagnosticata al comparire dei primi sintomi motori che rivelano una situazione di danno avanzato. Da anni il Laboratorio di Biomarcatori Traslazionali dell’Istituto Mario Negri, studia nuovi marcatori per anticipare nel tempo la diagnosi della malattia e definire con più accuratezza la prognosi.

Lo studio è stato possibile grazie alla disponibilità di molti esperti neurologi operanti presso il centro CRESLA, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Azienda Ospedale Università di Padova e a Milano: il Centro Clinico NeMO, ICS Maugeri e la Casa Cura Policlinico.

La ricerca è stata finanziata principalmente dal Ministero della Salute, Progetto di Ricerca Finalizzata “Giovani Ricercatori” (GR-2016-02361552), di cui le Dott.sse Basso e Pasetto sono rispettivamente responsabile e co-responsabile e dal programma europeo Marie-Sklodowska-Curie Individual Fellowships (752470 a Manuela Basso).

Per approfondimenti:

https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/21_settembre_17/sla-sara-piu...

https://www.repubblica.it/salute/dossier/frontiere/2021/09/17/news/sla_s...

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/17/sla-lintelligenza-artificial...

https://www.adnkronos.com/sla-con-intelligenza-artificiale-verso-test-sa...