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Da Santo a Santo: da Napoli a Padova in bici per i tumori cerebrali

25.05.2021

Pedalare per raccogliere fondi e finanziare la ricerca sui tumori cerebrali grazie all'iniziativa della Fondazione Giovanni Celeghin Onlus. Quest’anno la maratona ciclistica «Da Santo a Santo» giunge alla sua ottava edizione: i partecipanti dovranno percorrere oltre 1.000 km in sei giorni facendo «staffetta» tra le diverse città italiane dove sono stati finanziati i progetti di ricerca.

La maratona partirà il prossimo 30 maggio dalla città di Napoli e farà tappa a Roma, Livorno, Genova, Milano, Trento. Il grande arrivo, come d’abitudine, sarà previsto per sabato 5 giugno a Padova: nel pomeriggio i partecipanti si fermeranno proprio sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio per consegnare il testimone della staffetta ciclistica a Maurizio Corbetta, professore dell’Università di Padova

Nel 2020 Corbetta aveva ottenuto un finanziamento di 142.000 euro dalla Fondazione per il progetto «Neuro-Imaging studies of Oncological patients for Planning outcome and surgery (Neuro – Onco Plan)», una nuova strategia per la diagnosi e il trattamento di pazienti con tumori cerebrali basata su una migliore comprensione della biologia tumorale e dell’organizzazione del cervello e del comportamento.

«I tumori cerebrali sono una patologia che colpisce persone anziane e giovani, e in cui i progressi sono stati limitati negli ultimi 30 anni» afferma Corbetta. «Siamo grati per il supporto che la Fondazione Celeghin ci sta offrendo, che ci ha permesso di iniziare a lavorare su questo tema così importante. Il nostro è un team multidisciplinare che include neurologi, neurochirurghi, oncologi, neuropsicologi, neuroradiologi e medici nucleari dell’Azienda Ospedale Università di Padova e dello IOV».

«Nel primo anno del progetto – continua il professore Unipd – abbiamo chiarito i deficit cognitivi più comuni presenti prima e dopo la chirurgia, e sviluppato degli indici prognostici dell’effetto della chirurgia sulle funzioni cognitive. Abbiamo anche scoperto che i tumori hanno effetti importanti funzionali su parti del cervello che appaiono normali da un punto di vista strutturale. Questo risultato potrebbe essere utile per monitorare la progressione di malattia e gli effetti della terapia. Nei prossimi anni pianifichiamo ricerche per rendere gli interventi chirurgici più sicuri e per trattare la disabilità cognitiva dei nostri pazienti».