
La rettrice accoglie al Bo due studentesse provenienti dalla Cisgiordania
10.10.2025
La rettrice Daniela Mapelli ha incontrato oggi al Bo due studentesse provenienti dalla Cisgiordania.
Shaer Salma e Swindan Maid Rami Hussein sono arrivate nella notte a Milano con un volo di linea e sono iscritte all’Università di Padova rispettivamente alla laurea magistrale in Communication Strategies e alla laurea magistrale in Molecular Biology.
Le studentesse sono borsiste IUPALS, Italian Universities for Palestinian Students.
«L’arrivo all’Università di Padova di due studentesse provenienti dalla Cisgiordania rappresenta un nuovo, importante segno di vicinanza concreta e di impegno reale – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Sono gesti forse piccoli rispetto all'enorme grandezza delle necessità e delle sofferenze che il mondo ci mostra, ma sono gesti che contano: atti che danno valore alle parole e traducono in azione i principi di libertà, solidarietà e pace su cui si fonda la nostra Università.
Oggi ho avuto la possibilità di incontrare personalmente le due studentesse e di vedere nei loro occhi la speranza, la forza e il desiderio di costruire il proprio futuro attraverso la conoscenza. Vedere il loro sorriso è stata un’emozione fortissima, che ricorda a tutti noi quanto la cultura e la formazione possano rappresentare un vero rifugio, un punto di ripartenza anche nei momenti più difficili.
L’Ateneo di Padova ha una lunga tradizione di accoglienza e cooperazione internazionale: negli ultimi mesi abbiamo intensificato il nostro impegno per sostenere studentesse e studenti colpiti dalla crisi in Medio Oriente. Dopo aver accolto nei giorni scorsi una studentessa e un ricercatore provenienti da Gaza, oggi diamo il benvenuto a due giovani donne dalla Cisgiordania, che potranno riprendere in sicurezza i loro studi e costruire un futuro di conoscenza e speranza.
Desidero ringraziare tutte le istituzioni e le persone che hanno reso possibile questo nuovo ingresso nel corridoio umanitario-accademico, la CRUI, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca, e in particolare la ministra Anna Maria Bernini, che ancora una volta ha avuto un ruolo decisivo nel coordinare e sostenere questa rete di solidarietà.
In un momento storico complesso, segnato da sofferenze e incertezze, la cultura e la conoscenza restano strumenti fondamentali per costruire ponti, per favorire il dialogo, per generare futuro. L’Università di Padova continuerà a essere un luogo aperto e accogliente, dove il diritto allo studio e alla libertà di pensiero non conoscono confini.
Guardiamo con speranza ai segnali che giungono in queste ore da un possibile accordo di pace. C’è un bisogno profondo di pace, di rispetto e di umanità: ogni vita che torna a guardare al futuro e ogni giovane che può riprendere a studiare sono una piccola ma luminosa testimonianza di questo cammino».