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Comunicazioni

Progetto Einstein Telescope: Unipd in prima fila con Infn per lo studio di materiali ottici avanzati

21.12.2023

Grande entusiasmo tra gli studiosi e le studiose del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e della sezione padovana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per la notizia del rinnovato supporto del Governo italiano al progetto Einstein Telescope (ET). L’esecutivo è pronto a sostenere l’impegno finanziario per ospitare nel nostro Paese la grande infrastruttura di ricerca per lo studio delle onde gravitazionali che l’Italia si è candidata a realizzare in Sardegna, nell’area di Sos Enattos, a Lula, zona considerata ottimale per le eccellenti condizioni geologiche e ambientali che può garantire.

L'impegno finanziario del Governo è di circa 950 milioni di euro complessivi per i nove anni previsti per la costruzione (dal 2026 al 2035). In particolare, le spese serviranno alla realizzazione e all’acquisto di beni, materiali e tecnologie. La dotazione è stata prevista tenendo conto anche dell’elevato impatto occupazionale e di indotto atteso e del ritorno in termini di coesione territoriale.

La sezione e il Dipartimento padovani, attraverso la partecipazione al progetto ETIC finanziato con circa 50 milioni da fondi PNRR, sono impegnati in prima linea nello sviluppo delle tecnologie necessarie al successo di ET. L'obiettivo degli istituti padovani è quello di realizzare un nuovo laboratorio per lo studio di materiali ottici avanzati che dovranno essere utilizzati nel sofisticato strumento. Il nuovo laboratorio CoMET, Coating Materials for Einstein Telescope, sarà operato dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università e dalla sezione INFN-Padova. Verrà finanziato con i fondi di ETIC e con contributi dell’Università e della Fondazione Cariparo per un totale di quasi 4 milioni di euro e sarà operativo nella prima metà del 2025.

«L'Università di Padova, insieme alle sezioni locali di INFN e INAF, è fortemente impegnata su molti aspetti sia teorici che sperimentali di questo grande progetto – spiega Flavio Seno, direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova –. Questa notizia conferma che il Governo è al nostro fianco in questa entusiasmante impresa scientifica».

«Il nuovo laboratorio CoMET sorgerà nell'area CENSER a Rovigo – spiega Giacomo Ciani, coordinatore del progetto dell'Università di Padova –. Questa struttura diventerà un centro di eccellenza per la ricerca sui ricoprimenti ottici, attirando ricercatori e collaborazioni sia in ambito nazionale che internazionale».

Per ottenere l’assegnazione europea, il Governo ha deciso di programmare un piano di diplomazia scientifica che coinvolgerà le eccellenze universitarie e di ricerca del Paese, tra cui il Premio Nobel Giorgio Parisi. Sarà affidato loro un ruolo di coordinamento e divulgazione, perché sia resa nota nell’Unione la qualità della proposta italiana e quanto questa sappia rappresentare al meglio gli interessi comunitari.