
Premio nazionale del Paesaggio. Ieri al Ministero della Cultura i vincitori
15.03.2023
Il Ministero della Cultura italiana ha affidato nei mesi scorsi al Dipartimento di Scienze Storiche, geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA) dell’Università di Padova le attività di comunicazione, supporto alla selezione e all’assegnazione del “Premio Nazionale del Paesaggio” che concorrerà al “Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa”. È stato riconosciuto all’Ateneo un ruolo di primo piano, a livello nazionale, nell'ambito del paesaggio e in particolare a Benedetta Castiglioni, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze per il paesaggio, che ha ricoperto il ruolo di responsabile della segreteria tecnica del Premio del Paesaggio.
Nella giornata di ieri, martedì 14 marzo nella Sala Spadolini del Ministero della cultura a Roma, sono stati assegnati i riconoscimenti alla presenza alla presenza del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.
«L’incarico di segreteria tecnica del Premio del paesaggio che ci è stato affidato dal Ministero della Cultura – dice Gianluigi Baldo, direttore del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’Antichità – è stato per noi un grande onore. Rappresenta il riconoscimento del grande impegno di molti docenti del nostro dipartimento – in particolare i colleghi della sezione di Geografia – in attività legate al tema del paesaggio: si tratta di attività connesse alla ricerca, condotta spesso in maniera inter- e trans-disciplinare, di attività di terza missione, che coinvolgono enti e soggetti del territorio con i quali sviluppiamo numerosi progetti e, non ultime, di attività didattiche, visto che nel nostro Dipartimento abbiamo avviato un corso di laurea magistrale interamente dedicato agli studi sul paesaggio. Si tratta di un corso unico nel suo genere a livello nazionale, che – pur essendo nato da soli tre anni – attrae numerosi studenti provenienti da tutta Italia».
«Si è trattato di un compito tanto impegnativo quanto interessante in tutte le sue fasi, da quella di promozione dell’iniziativa, a quella del supporto ai progetti nella fase di presentazione della candidatura, alla fase istruttoria dei lavori della commissione giudicatrice, a quest’ultima fase di organizzazione della Giornata del paesaggio. In tutte queste fasi, alla Segreteria si sono affiancati quattro studenti della laurea magistrale in Scienze per il paesaggio, durante il loro stage curriculare: da un lato hanno provato ad applicare le conoscenze approfondite negli studi; dall’altro lato per loro è stato davvero prezioso incontrare così da vicino tanti contesti, soggetti e progetti legati ad azioni concrete nel e per il paesaggio – sottolinea Benedetta Castiglioni, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze per il paesaggio e responsabile della segreteria tecnica del Premio del Paesaggio –. Dal premio, in effetti, esce uno spaccato di un Paese che non solo ha una enorme varietà di paesaggi, e di paesaggi portatori di grandi valori, ma anche riesce – attraverso molteplici iniziative piccole e grandi – a far emergere questi valori e a trasformarli in iniziative significative per i territori e per i loro abitanti».
La Commissione ha individuato quale candidatura italiana al Premio del Consiglio d’Europa il progetto della impresa sociale 'Orti Generali' dal titolo “Orti Generali. La campagna arriva in città” perché rappresenta un’esperienza esemplare di trasformazione e gestione di aree agricole residuali in contesto metropolitano, improntata in modo evidente ai principi della sostenibilità e dell’equità sociale, in piena sintonia con gli obiettivi delineati dalla Convenzione Europea del Paesaggio.
Tra i progetti premiati a Roma, ricordiamo l’encomio ricevuto dal progetto “Riqualificazione ambientale diffusa del reticolo idrografico sversante nella Laguna di Venezia”, presentato dal Consorzio di bonifica acque risorgive (uno dei dieci consorzi di bonifica del Veneto). Si tratta di un progetto di carattere prevalentemente tecnico, che però propone un significativo allargamento di orizzonte. Ad esso è stata riconosciuta la capacità progettuale di inserire la riqualificazione ambientale del reticolo idrografico – di per sé funzionale al miglioramento della qualità delle acque – in un contesto di sviluppo complessivo degli ambienti naturali connessi ai corsi d’acqua, secondo una visione strategica di valorizzazione del territorio del paesaggio e della rete ecologica.