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Comunicazioni

Parte il progetto Maia, per indagare l’aumento dell’età media della forza lavoro

01.04.2020

Al via, anche con la pubblicazione del sito www.maiaproject.eu, il progetto europeo MAIA “Models and Methods for an Active Ageing Workforce: an International Academy”, guidato dall'Università di Padova, che indaga un problema ormai molto noto alla Comunità Europea: l’aumento dell’età media della forza lavoro. Il progetto è coordinato da  Daria Battini dell’Università di Padova (Dipartimento di Tecnica e gestione dei sistemi industriali, Vicenza) ed è finanziato dal programma Horizon 2020-Marie Curie-RISE. Il gruppo di Padova che coordina MAIA è composto da due professori (Daria Battini e Alessandro Persona), tre ricercatrici (Ilenia Zennaro, Martina Calzavara, Serena Finco) e 5 dottorandi. 

Nel 2030 si prevede che quasi il 25% della forza lavoro nella aziende manifatturiere e di servizi supererà i 55 anni di età. La popolazione attiva degli stati membri europei sta invecchiando. In breve, se la maggior parte delle persone continuerà ad andare in pensione intorno ai 60 anni, la forza lavoro europea si ridurrà di circa tre milioni di unità all'anno nel periodo dal 2020 al 2035, come riferito dall'EU-OSHA. È necessaria una nuova e più completa programmazione di politiche per contrastare la carenza di lavoratori negli anni a venire. Inoltre, nei sistemi di produzione europei vi è una crescente richiesta di candidature collegate alle tecnologie di ultima generazione che, se ben applicate, hanno un grande potenziale per preservare la produttività, la qualità e la sicurezza della forza lavoro che invecchia, alimentando al meglio la loro esperienza e le loro eccellenti competenze.

MAIA ha dato vita ad un’accademia internazionale, composta da 7 università europee (Padova, Berlino, Darmstadt, Monaco, Bordeaux, Tolosa e Lubiana) e 6 università extra europee (New York university, university of south Florida, university of Keio, university of Hong Kong, university of Toronto and university of Auckland) al fine di investigare ed elaborate nuovi modelli e metodi di gestione delle operations orientati all’”ageing workforce”. Quest’ultima sarà sempre più presente nelle industrie europee e nei paesi maggiormente sviluppati economicamente (MEDC countries) nei prossimi 20 anni. Una forza lavoro esperta, pluricompetente, capace di offrire un grandissimo potenziale alle aziende, ma che deve anche essere motivata fino ad almeno 70 anni, assistita con le tecnologie più idonee ed organizzata con nuovi criteri, consapevoli che non sarà una forza lavoro “nativa-digitale”.

Il progetto è presente anche nei social: Twitter, Linkedin, Instagram.