Comunicazioni

Padova al secondo posto nella classifica Censis delle Università italiane

09.07.2019

“Anche quest’anno la classifica Censis attribuisce all’Università di Padova un ottimo posizionamento nell’insieme dei servizi per i nostri studenti. Ottenere risultati non è mai semplice, confermarsi lo è ancora di più. Rispetto al 2018 il nostro punteggio generale cresce di quasi tre punti: un segnale che conferma come tutti i ranking siano per noi stimolo a fare sempre meglio, a migliorarsi costantemente”. Ha commentato così il rettore Rosario Rizzuto, i risultati della nuova classifica delle Università italiane stilata dal Censis per l’anno 2019/2020.

La valutazione, prende in considerazione per gli atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione, una serie di indicatori di qualità tra cui i servizi erogati, le borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, le strutture disponibili, la comunicazione e i servizi digitali, il livello di internazionalizzazione. Sulla base di quest’analisi l’Ateneo patavino, si conferma al secondo posto tra i migliori atenei statali di grandi dimensioni (con oltre 40.000 iscritti) ottenendo un punteggio complessivo pari a 88,7.
Gli ottimi i risultati ottenuti dall’Università di Padova collocano l’Ateneo al secondo posto tra i mega atenei italiani per quanto riguarda le borse di studio, l’internazionalizzazione, le strutture, e al primo posto, a pari merito con Milano, per l’occupabilità. “La consapevolezza dell’alto tasso di occupabilità  dei nostri laureati  – ha commentato Rizzuto - è per noi fondamentale: dimostra come ai giovani si riesca a fornire non solo una formazione di elevata qualità, ma anche quelle competenze trasversali necessarie per farsi valere al momento del passaggio dallo studio ad una professione».

In generale la nuova classifica Censis rivela la crescita costante delle immatricolazioni: per il quarto anno consecutivo, nell'anno accademico 2017-2018 si è registrato un aumento (+1,3% rispetto all'anno accademico precedente). L'istruzione universitaria, inoltre, è stata scelta dal 47% dei 19enni e sono i gruppi disciplinari economico e di ingegneria industriale e dell'informazione ad assorbire le quote più alte di immatricolati (rispettivamente, il 15,5% e il 12,5%) anche se non in maniera omogenea su tutto il territorio.  Sono aumentati gli immatricolati negli atenei del Nord (Nord-Ovest +3,2% e Nord-Est +4,1%), mentre sono diminuiti quelli degli atenei del Centro (-1,2%) e del Sud (-0,1%).