Comunicazioni

Lungo la linea del tram, alla scoperta di Padova città dell'arte e della scienza

21.01.2025

Da nord a sud, attraverso il centro Padova, le rotaie del tram tracciano una linea che unisce alcuni dei principali luoghi della cultura cittadini: la Cappella degli Scrovegni, il Museo della Natura e dell’Uomo, i palazzi della Ragione e del Bo, la Basilica di Sant’Antonio e l' Orto botanico dell’Università di Padova.

Ecco allora che il nuovo progetto Padova città d’arte e di scienza, nato dalla collaborazione tra tra Università e Comune di Padova - e quindi fra i due siti Unesco dell'Orto Botanico dell'Università e dei Cicli affrescati del Trecento, stabilisce nei punti individuati dalle fermate del metrobus le tappe di un percorso straordinario che conduce cittadini e persone in visita alla scoperta del patrimonio artistico e delle meraviglie della scienza della nostra città. Questa nuova proposta culturale – in equilibrio tra arte e scienza – valorizza dunque la felice collocazione ‘geografica’ lungo un unico asse di diversi siti padovani di grande attrattività.

Già in questi giorni troveremo personalizzate le pensiline alle fermate del metrobus della linea 1, corrispondenti con le fermate che portano ai luoghi del patrimonio mondiale della città - Eremitani, Ponti Romani, Tito Livio e Santo, mentre gli spazi di testa e di coda di ciascuna pensilina promuovono i nostri luoghi d'arte e scienza, indicando anche direzione e tempi di percorrenza per raggiungerli.

fermata bus

Alcune vetture, che già ospitavano cartellini di informazione e approfondimento su Padova città d'arte e di scienza, sono state "vestite" per comunicare con ancor più forza questa straordinaria ricchezza culturale cittadina, di cui fanno parte ben due siti Unesco nel perimetro delle sue mura, ovvero l'Orto botanico e i cicli affrescati del XIV secolo, un unicum in Italia.

La campagna di promozione culturale, che sposa le policy di mobilità sostenibile di Comune e Università, viene realizzata grazie a fondi del Ministero del turismo e a fondi Pnrr - Ministero della cultura.

tram

«Questo è un momento seminale per l'offerta culturale dell'università di Padova, perché è una proposta coordinata di visita dei nostri siti che si impernia all'interno di un percorso di mobilità sostenibile che è quello del tram. Questa direttrice nord sud appunto del tram collega Importanti tesori del nostro patrimonio che sono correlati alla dimensione dell'arte e alla dimensione scientifica - dice Mauro Varotto, delegato ai Musei e Collezioni dell’Università di Padova -. Basti pensare che nel 2024 l'università ha registrato un record di presenze nei propri siti».

Il 2024 ha infatti confermato l’ottimo andamento delle visite al patrimonio culturale dell’Università di Padova: il primo anno di apertura del Museo della Natura e dell’Uomo fa registrare 90.336 visitatori; si consolida il trend di incremento delle visite a Palazzo Bo e Sala dei Giganti (91.941 visitatori, + 9,3% sul 2023). L’Orto botanico, patrimonio Unesco, si attesta alla soglia dei 200.000 visitatori (con 191.210 presenze), mentre sono 33.121 i visitatori degli altri musei universitari e 12.062 le presenze del giardino storico di Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto. Il dato complessivo, che testimonia l’impegno dell’Università nel campo della Terza missione e della disseminazione della cultura scientifica, parla di 417.870 visitatori, con un ulteriore incremento del 2,7% rispetto al 2023.