numeri a cascata su sfondo verde
Comunicazioni

Alle origini biologiche della percezione numerica

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09.09.2025

Uno studio del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova dimostra che l'associazione tra numeri e spazio dipende dalla lateralizzazione cerebrale e dall'esposizione alla luce.
Molti di noi immaginano i numeri disposti lungo una linea mentale che va da sinistra a destra, con i numeri più piccoli a sinistra e quelli più grandi a destra. Si pensa comunemente che questa "linea numerica mentale" sia frutto dell'esperienza culturale, specialmente della lettura e scrittura. Tuttavia, studi su bambine, bambini e animali suggeriscono che questa associazione potrebbe avere origini biologiche. poichè alla base della formazione di questa linea numerica mentale c'è la lateralizzazione cerebrale, ovvero la specializzazione dei due emisferi del cervello in funzioni diverse.

La ricerca pubblicata sulla rivista «eLife», coordinata dal Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova, fornisce prove dirette a sostegno di questa ipotesi osservando pulcini appena nati. I risultati indicano che la lateralizzazione cerebrale, la specializzazione degli emisferi destro e sinistro per diverse funzioni, è cruciale per lo sviluppo di una linea numerica mentale orientata da sinistra a destra e che è influenzata dalla luce.

Rosa Rugani, prima autrice dello studio e docente presso il Dipartimento, spiega che l'esposizione alla luce durante lo sviluppo embrionale induce la lateralizzazione cerebrale nei pulcini domestici, migliorando le loro abilità spazio-numeriche e la loro tendenza a "contare" da sinistra a destra. Sebbene diversi modelli teorici avessero ipotizzato che la linea numerica mentale avesse origine nella lateralizzazione cerebrale, mancavano prove sperimentali dirette fino ad ora. Il loro studio fornisce queste evidenze.

Le ricerche condotte hanno evidenziato che solo gli individui con una lateralizzazione ben sviluppata tendevano a organizzare i numeri da sinistra a destra. Rugani precisa che per la prima volta si dimostra che la lateralizzazione non è solo associata alla linea numerica mentale, ma è indispensabile per il suo sviluppo.  «Per la prima volta dimostriamo che la lateralizzazione non è solo associata alla linea numerica mentale, ma è indispensabile per il suo sviluppo – sottolinea Rugani –. Questo suggerisce che la nostra percezione dei numeri nello spazio ha radici biologiche profonde, sebbene venga poi modellata dall’interazione con l’ambiente».

Questo suggerisce che la nostra percezione dei numeri nello spazio abbia radici biologiche profonde, benchè modellata dall'interazione con l'ambiente.

Da qui segue l'ipotesi che questa tendenza possa avere vantaggi evolutivi. Comprendere le basi biologiche della cognizione numerica può, infatti, aiutarci a capire perché e quando certe abilità emergono, e perché possono risultare alterate in presenza di un'organizzazione cerebrale atipica. Questa ricerca apre, quindi, nuove prospettive nello studio delle origini evolutive del pensiero numerico e dell'influenza delle prime esperienze sensoriali sullo sviluppo cognitivo.