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Comunicazioni

Nobel per la fisica a Zeilinger. La collaborazione con l'Università di Padova per lo studio dei quanti

04.10.2022

Con il professor Anton Zeilinger, vincitore del premio Nobel per la Fisica 2022, l’Università di Padova ha una consolidata collaborazione, che ha portato a un significativo risultato sviluppato nell'ambito di un progetto di ricerca di ateneo (bando 2002), compresa la pubblicazione sulla prestigiosa rivista «New Journal of Physics» dello studio Experimental verification of the feasibility of a quantum channel between space and Earth (P. Villoresi, T Jennewein, F Tamburini, M Aspelmeyer, C Bonato, R Ursin, C Pernechele, V Luceri, G Bianco, A Zeilinger and C Barbieri; New Journal of Physics, vol. 10, no. 3, p. 033038, Mar. 2008).

«L'obiettivo assai ambizioso è stato di dimostrare lo scambio di singoli quanti di luce da un satellite a terra – spiega il prof Paolo Villoresi, direttore del Centro di ricerca sulle tecnologie quantisatiche dell’Ateneo e coordinatore del progetto -. Il progetto si poneva un obiettivo che allora non aveva precedenti sperimentali: utilizzare lo spazio come canale per le comunicazioni quantistiche».

Fu proprio il coordinatore Paolo Villoresi a salire a Vienna nel 2003 per chiedere la collaborazione sull'aspetto dei rivelatori a singolo fotone al professor Zeilinger, che accettò molto volentieri, indicando la squadra di suoi collaboratori per partecipare al progetto.

Il progetto dimostrò il primo scambio di quanti nello spazio e venne pubblicato nel 2008, diventando il primo risultato nel campo. Altri lavori in collaborazione seguirono nel settore, che è stato oggi premiato con il massimo riconoscimento scientifico.

«ll premio Nobel per la Fisica assegnato ad Alain Aspect, John Clauser e Anton Zeilinger, con il quale abbiamo una consolidata collaborazione, premia i loro pionieristici esperimenti che hanno aperto la strada alla scienza dell'informazione quantistica e alla rivoluzione delle Tecnologie Quantistiche attualmente in corso e fa felice anche l’Università di Padova – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Il nostro Ateneo, infatti, è in prima linea in questi ambiti di ricerca, con recenti investimenti importanti nel centro di Ateneo QTECH, coordinato dal professor Paolo Villoresi, che vanta anche una collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, e nel progetto di World Class Research Infrastructure sul computer quantistico, coordinato dal professor Simone Montangero del Dipartimento di Fisica e Astronomia. L’Ateneo partecipa anche, con un ruolo di primo piano, allo Spoke di Calcolo Quantistico del Centro Nazionale su High Performance Computing del PNRR».

ricercatori fisica

Il gruppo di ricerca presso il Matera Laser Ranging Observatory dell’ASI - 2004. Da sinistra Paolo Villoresi (Unipd), Cesare Barbieri(Unipd), Anton Zeilinger (UVienna), Fabrizio Tamburini (Unipd), Claudio Pernechele (INAF-Padova), un tecnico MLRO, Thomas Jennewein (UVienna) e Marcus Aspelmayer (UVienna).