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Comunicazioni

Il Mose e l'impatto sull’evoluzione morfologica della laguna e delle sue barene

30.11.2021

Nella Laguna di Venezia l’apporto di sedimenti che permette alle barene di tenere il passo con l’innalzamento del livello del mare avviene prevalentemente durante eventi di acqua alta. Se da un lato l’utilizzo del sistema Mo.S.E. a protezione della città di Venezia risolve, almeno temporaneamente, il problema delle acque alte, dall’altro avrà un impatto importante sull’evoluzione morfologica della laguna, in generale, e delle sue barene, in particolare. Bloccando le maree con livello previsto maggiore di 110 cm infatti, il sistema Mo.S.E. ridurrà in maniera importante i tassi di accrescimento delle barene con conseguenze preoccupanti per la conservazione dell’ecosistema lagunare.

A questa conclusione è giunto un team di ricerca padovano che ha realizzato lo studioMarsh resilience to sea-level rise reduced by storm-surge barriers in the Venice Lagoon”, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica «Nature Geoscience»; la ricerca, coordinata dai docenti Luca Carniello del Dipartimento ICEA e Andrea D’Alpaos del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, è stata condotta dal 2018 al 2021 monitorando diverse barene nella laguna di Venezia. È il frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale (ICEA), il Dipartimento di Geoscienze e il Centro Interdipartimentale di Idrodinamica e morfodinamica lagunare (CIMoLa) dell’Università di Padova nell’ambito del Progetto Venezia 2021, finanziato dal Provveditorato alle Acque di Venezia tramite CO.RI.LA – il Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia. 
I ricercatori hanno quantificato il contributo degli eventi di acqua alta all’accrescimento delle barene e la modifica che ne deriva con l’utilizzo del Mo.S.E., fornendo una prospettiva di studio che possa essere applicata ad altri sistemi lagunari e costieri nel mondo caratterizzati dalla presenza di barriere mobili.

«Le barene sono strutture morfologiche tipiche degli ambienti a marea come lagune ed estuari – spiega Andrea D’Alpaos –. Sono formazioni pianeggianti, vegetate da piante alofile e caratterizzate da quote altimetriche comprese tra il livello medio del mare e i massimi livelli di marea. Per questo motivo esse sono periodicamente sommerse dalle maree. Le barene offrono importanti servizi ecosistemici, tra i quali il miglioramento della qualità delle acque, la conservazione di habitat riproduttivi per l’avifauna e per diverse specie ittiche, lo stoccaggio di carbonio e la protezione delle coste dalle mareggiate. L’innalzamento del livello medio del mare ne può compromettere la sopravvivenza qualora esse non siano in grado di accrescersi verticalmente. È chiaro, dunque, che  È tuttavia ancora oggetto di dibattito scientifico quale sia il contributo relativo degli eventi di acqua alta e delle condizioni di marea ordinarie all’apporto di sedimenti alle barene. L’intera ricerca si è sviluppata con l’obiettivo di dare una risposta a quest’ultima domanda».

«Da questo primo risultato – spiega Luca Carniello – è sorta spontanea una seconda domanda: se gli eventi di acqua alta sono determinanti per l’apporto di sedimenti alle barene, l’utilizzo del sistema Mo.S.E., che dovrebbe porre fine alle maree molto sostenute e alle maree eccezionali in laguna, comporterà una modifica sostanziale delle dinamiche sedimentarie sulle barene stesse? Le misure condotte in questi tre anni, anche durante l’attivazione del sistema Mo.S.E. durante lo scorso inverno, insieme all’utilizzo di strumenti modellistici sviluppati presso il Dipartimento ICEA, ci hanno permesso di confrontare diversi scenari e quantificare la variazione dell’apporto di sedimenti alle barene a seguito dell’entrata in servizio del sistema Mo.S.E. In particolare, la chiusura delle barriere alle attuali soglie di sicurezza comporterà una riduzione tra il 25 e 30% della sedimentazione annuale sulle barene che, fino ad oggi, ha consentito loro di mantenere il passo con l’incremento del medio mare (media dei livelli di marea registrati) a Venezia. Questa riduzione è pertanto tale da mettere in forte discussione la sopravvivenza delle barene in laguna già nel breve-medio termine».