particolare sfera armillare
Comunicazioni

Modelli. La conoscenza in tre dimensioni

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06.05.2025

Mercoledì 7 maggio, il Museo Giovanni Poleni di Padova ha inaugurato la mostra Modelli. La conoscenza in tre dimensioni, che sarà aperta al pubblico da domenica 11 maggio 2025 a domenica 3 maggio 2026.

L’esposizione nasce nell’ambito del progetto Modelli. Un viaggio attraverso le discipline e le culture, finanziato dal bando dell’Università di Padova che incentiva progetti per lo sviluppo di attività di Terza missione e Scienza aperta, proposto dal Dipartimento di Fisica e astronomia, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria industriale, il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, e il Centro di Ateneo per i Musei, con il sostegno di numerosi partner esterni.

La mostra presenta 92 pezzi, tra cui una sfera armillare del XVI secolo utilizzata per illustrare la natura tridimensionale dell'universo, modelli di gru e battipali del XVIII secolo dighe e chiuse del XIX secolo (incluse quelle del Bassanello di Padova), rappresentazioni di curve matematiche fatte con gesso e fili dello stesso secolo, e campioni di minerali risalenti agli inizi del XX secolo. I modelli sono anche visti come metafore per ponti, poiché uniscono vari campi del sapere, culture, teorie e realtà, così come insegnanti e studenti, attraverso le loro diverse funzioni (per il design, la riproduzione, la ricerca o l'insegnamento).

Obiettivo della mostra è mettere in luce il ruolo cruciale svolto dai modelli tridimensionali nella produzione e nella trasmissione del sapere, nella ricerca e nella didattica di innumerevoli discipline, dall'archeologia all’ingegneria. Nelle università, i modelli si diffondono e diventano ausili preziosi per la ricerca e la didattica nel ‘700 e soprattutto nell’800. Statue, animali, piante, minerali, fossili, macchine: tutto poteva essere modellizzato. La mostra integra numerosi prestiti provenienti da vari musei e collezioni dell’Università di Padova con alcune parti dell’esposizione permanente del Museo Poleni, come la preziosa sfera armillare cinquecentesca.

Si può visitare, con visite guidate gratuite su prenotazione la domenica pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 fino all' 8 giugno, e poi nuovamente a partire da settembre. Eccezionalmente, fino all’8 giugno, l’ingresso sarà gratuito. Prenotazioni delle visite guidate sul sito.

L'esposizione presta particolare attenzione all’inclusività e vari ausili verranno resi disponibili a partire dall’autunno: video nella lingua dei segni italiana, audiodescrizioni per persone cieche e ipovedenti, didascalie portatili in CAA (comunicazione aumentata alternativa), disegni a rilievo e schede in Braille realizzate assieme all'UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), sensory bag con materiali tattili e materiali in CAA per persone con Disturbi dello Spettro Autistico, laboratori tattili con modelli 3D e disegni a rilievo. Il contenuto della mostra verrà reso disponibile anche in modo digitale tramite il portale Itinerari virtuali e Phaidra. I pannelli e le didascalie della mostra sono già disponibili tramite Qrcode (in sede) in inglese, a cui si aggiungeranno altre lingue nei prossimi mesi.

Il progetto dà il via anche alle altre attiività organizzate nell'ambito del progetto di terza missione Modelli: Un viaggio attraverso le discipline e le culture, tra cui visite guidate gratuite e seminari tra cui lo spettacolo teatrale Caravanserraglio  e il ciclo di seminari: Dal modello, all'applicazione, promosso dal Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova, che si presenta come un affascinante itinerario nel tempo e nelle idee, attraversando snodi cruciali per l’evoluzione scientifica, tecnologica e sociale. Sette gli appuntamenti in programma da maggio a novembre.
Lo spettacolo taetrale nasce da uno dei gruppi di lavoro composti da dottorandi e membri della comunità locale di diversa provenienza geografica e culturale nell’ambito del progetto terza missione 2022 “Scienza dal mondo islamico all’Europa di oggi”, del Dipartimento di Fisica e astronomia. Al centro dello spettacolo, l'Astrolabio, modello dell’universo tolemaico e simbolo dello scambio tra culture attraverso il tempo. Ad aprire ogni rappresentazione sarà il preludio “Modelli del suono: il ‘nuovo’ musicista”, a cura di Sergio Canazza (Dei), riflessione sull’evoluzione della figura del musicista nell’era dell’intelligenza artificiale. Portato in scena dal TAM teatromusica, lo spettacolo verrà proposto in vari luoghi della città di Padova, soprattutto dove vive e cresce la pluralità: quartieri dove culture, etnie e religioni diverse si incontrano ogni giorno.
La prima dello spettacolo si terrà al Teatro San Carlo, in Arcella, il 17 ottobre alle ore 21.