
Dall'anno accademico 2025/26 a Venezia il corso in "Medicine and Surgery" dell’Università di Padova
10.01.2025
Si sposta a Venezia, e partirà già con l’anno accademico 2025-2026, il corso di laurea in Medicine and Surgery della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. Il numero di studentesse e studenti nel corso del primo anno è programmato a 100, con un aumento graduale fino a 600 entro il 2030.
Il corso si terrà esclusivamente in lingua inglese, così come già avviene a Padova, da dove sarà progressivamente trasferito a Venezia, nella sede dello storico Ospedale SS Giovanni e Paolo, con aule e laboratori didattici, dove saranno possibili i tirocinii.
La storica svolta nella diffusione sul territorio dell’alta formazione sanitaria è stata sancita il 7 gennaio dalla firma di un protocollo d’intesa a firma della rettrice Daniela Mapelli, del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato. Presenti all'incontro anche il presidente della Scuola di Medicina di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.
La rettrice Mapelli ha specificato: "Avremo 4 corsi delle professioni sanitarie oltre al corso di Medicine and Surgery. Non domentichiamo che abbiamo comunque anche Infermieristica sia a Chioggia che a Mestre".
“Apriamo il 2025 con una novità storica – ha commentato Zaia – perché con il corso a Venezia si chiude un grande triangolo del sapere in sanità, composto da Padova, Treviso e Venezia e cresce la nostra storica propensione all’internazionalità, unita al prestigio mondiale della scuola sanitaria in Veneto che si basa sulle eccellenze degli atenei di Padova e Verona. Non a caso, il 75% degli studenti che si formeranno a Venezia saranno dell’Unione Europea, italiani compresi, e il rimanente 25% di provenienza extra Ue. La lingua inglese, inoltre, è un valore aggiunto ormai irrinunciabile, perché in tutto il mondo l’inglese è la lingua della scienza. Con questa nuova offerta formativa su Venezia contiamo anche di poter aumentare il bacino da cui poter attingere a nuovi giovani medici".