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Comunicazioni

Marta Giacomello dell’Università di Padova premiata per i suoi studi sulla melanogenesi

20.12.2023

Marta Giacomello del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova ha ottenuto una borsa di 500.000 euro per approfondire il ruolo di una proteina coinvolta nella frammentazione di alcuni organelli intracellulari (mitocondri) nella melanogenesi, il processo di produzione dei pigmenti responsabili della colorazione della pelle, noti come melanina. Si tratta del il Serendipity grant concesso dalla LEO Foundation, uno dei maggiori finanziatori privati mondiali della ricerca sulle malattie della pelle.

«La melanina viene sintetizzata nei melanociti all'interno di organelli specifici: i melanosomi. I processi che regolano la formazione di questi ultimi, tuttavia, non sono ancora chiari: alcuni dati preliminari ottenuti dalla dottoressa Ana Paula Magalhaes Rebelo, una brillante ex-assegnista nel mio laboratorio, indicano che una proteina nota per il suo ruolo nel controllare la forma di altri organelli potrebbe essere coinvolta anche nella formazione dei melanosomi – dice Marta Giacomello –. Obiettivo del progetto “Exploring the serendipitous connection between a mitochondria fission protein and melanosomes maturation” è non solo di confermare questa possibilità, ma anche di estendere il concetto ad altri organelli in cellule specializzate quali ad esempio gli adipociti. I risultati di questo progetto potrebbero portare a nuove scoperte nell’ambito della biologia cellulare di base, di potenziale interesse anche per lo studio di patologie umane associate ad alterazioni nella produzione di melanina, quali albinismo, vitiligine o melanoma».

L'idea del Serendipity grant, che dura due anni, è di consentire a ricercatrici e ricercatori affermati, indipendentemente dall'anzianità di servizio, di rimanere curiosi e di continuare a perseguire nuove idee di ricerca, anche se queste esulano dall'ambito del progetto originale o dall'area di competenza o dal campo di ricerca riconosciuto del ricercatore.

«La storia ci insegna che le scoperte scientifiche hanno spesso origine da ricercatori che seguono la loro curiosità per indagare su scoperte inaspettate – spiega Anne-Marie Engel, Chief Scientific Officer della LEO Foundation –. Con le nostre sovvenzioni Serendipity vogliamo sostenere le scoperte che, nel contesto del progetto perseguito, possono essere viste come fallimentari o al di fuori del campo di applicazione, ma che potrebbero comunque avere il potenziale per generare nuove intuizioni e conoscenze».