leone venezia
Comunicazioni

Il leone di piazzetta S. Marco a Venezia è "Made in China"

13.09.2024

Un team di studiosi e studiose di geologia, chimica, archeologia e storia dell'arte dell'Università di Padova e dell'Associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente - Ismeo, in sinergia con colleghe e colleghi dell'Università Ca' Foscari di Venezia, ha effettuato nuove analisi chimiche della lega bronzea della celebre scultura di leone che si erge su una delle due colonne di piazzetta San Marco, simbolo universale di Venezia e del Veneto.

Insieme a nuove considerazioni stilistiche, i risultati indicano che la colossale statua sia molto probabilmente un elaborato rimontaggio di quello che era inizialmente uno zhènmùshòu (镇墓兽 "guardiano di tombe") fuso in epoca Tang (609-907 d.C.) con rame proveniente dalle miniere del basso bacino del fiume Yang-tze, il Fiume Azzurro del sud della Cina. Lo confermano accurate analisi degli isotopi del piombo, che lasciano nel bronzo tracce inconfondibili delle originarie miniere dalle quali il rame fu estratto.

La scoperta è stata annunciata l'11 settembre 2024, all'apertura del convegno internazionale su Marco Polo, che si sta tenendo a Venezia nell'ambito delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del mercante viaggiatore veneziano (Venezia 1254 - 1324). 

Poiché nel 1295, al momento del ritorno di Marco dal suo viaggio, la statua già si trovava sulla colonna, le circostanze del suo arrivo – probabilmente a pezzi – rimangono misteriose, ma potrebbero avere avuto a che fare con il primo viaggio del padre Nicolò e dello zio Maffeo, che tra il 1264 e il 1266 avevano visitato a Pechino la corte Mongola.

Se l'enigmatica statua continuerà a celare parte dei suoi segreti, oggi, in nuova luce, racconta un episodio sinora sconosciuto della grande Via della Seta, che per millenni ha unito le genti dell'Eurasia orientale al Mare Adriatico.