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Comunicazioni

L'approccio multi-laboratorio del progetto 'The Music Ensemble" e i suoi risultati

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10.11.2025

Il progetto “The Music Ensemble”, guidato dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, ha coinvolto 600 musiciste e musicisti esperti e 600 persone non musiciste in uno dei primi studi multi-laboratorio nelle scienze psicologiche e neuroscientifiche.

Il progetto ha indagato se suonare uno strumento musicale offra vantaggi cognitivi. Si è chiesto quale differenza ci sia tra musicisti esperti e non musicisti a livello mnemonico, di intelligenza, di funzioni esecutive e di personalità. Coordinato da Massimo Grassi e Francesca Talamini, ha coinvolto 110 ricercatrici e ricercatori di 15 paesi, pubblicando i risultati su «Advances in Methods and Practices in Psychological Sciences».

Lo studio rappresenta una novità nelle scienze psicologiche, utilizzando un protocollo unico concordato
Massimo Grassi spiega: «Questo tipo di approccio è una novità emergente. Il nostro è un nuovo modo di fare ricerca, trasparente e collaborativo».  Lo studio è stato, infatti, condotto come un registered report, con un protocollo di ricerca pre-registrato e discusso con rivista e revisori prima della raccolta dei dati, garantendo trasparenza e dichiarando apertamente le ipotesi della ricerca, gli strumenti e le misure utilizzate. Questo approccio non solo ottimizza le risorse economiche ma anche promuove i principi dell'Open Science, consentendo a nazioni scientificamente meno avanzate di partecipare alla ricerca.

Grassi sottolinea che questo metodo di ricerca collaborativa mostra come la scienza possa superare i confini nazionali e politici, promuovendo la condivisione della conoscenza e la collaborazione tra diverse realtà scientifiche. Il progetto ha raccolto dati da 600 musiciste e musicisti esperti e 600 persone non musiciste numeri 30 volte superiori rispetto agli studi tradizionali nei quali solitamente un singolo laboratorio è in grado di raccogliere non più di una ventina di partecipanti per gruppo: un po’ come se i ricercatori si fossero dotati di un microscopio 30 volte più potente di quello normalmente utilizzato dalla letteratura.

I risultati mostrano nelle persone musiciste la presenza di una memoria musicale a breve termine nettamente migliore, piccoli vantaggi nella memoria visuo-spaziale e verbale oltre a un lieve incremento sia nell’intelligenza fluida e cristallizzata, sia nelle funzioni esecutive. Sul piano della personalità è emerso che le musiciste e i musicisti tendono ad essere più aperti alle nuove esperienze, ed è stato osservato che provengono, in media, da contesti familiari con uno status socio-economico leggermente più alto.

Il progetto "The Music Ensemble" evidenzia i vantaggi dell'approccio multi-laboratorio, migliorando la qualità e la replicabilità dei risultati, favorendo la trasparenza e la collaborazione internazionale, e dimostrando come la scienza possa superare i confini politici e geografici.