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Comunicazioni

Intelligenza Artificiale; Unipd verso il World AI Cannes Festival

12.01.2023

L’intelligenza artificiale è sempre più al centro della scena mediatica: lo raccontano bene le polemiche di questi giorni su ChatGPT, il nuovo modello creato dall’organizzazione non profit OpenAI. Al di là di tutto lo sviluppo di sistemi informatici ‘intelligenti’, in grado cioè di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano, è sempre più fondamentale sia per la ricerca che per l’economia: anche per questo l’università di Padova parteciperà alla seconda edizione del World AI Cannes Festival, il più grande festival dell’intelligenza artificiale in Europa, che si terrà fra il 9 e l’11 febbraio e che quest’anno si occuperà anche di computer quantistici.

L’annuncio è stato dato durante l’incontro Imprenditorialità accademica tra innovazione e intelligenza artificiale, tenutosi il 12 gennaio nell’Archivio Antico di Palazzo del Bo. All’evento in programma a febbraio, ha spiegato il presidente dell’Istituto EuropIA Giovanni Baldassarri, parteciperanno oltre 60 soggetti scientifici e industriali provenienti dall’Italia, con l’ateneo patavino destinato a ricoprire un ruolo di protagonista con un grande stand nel quale saranno presenti anche diversi spin off operanti nel campo delle tecnologie.

Da tempo il settore è al centro dell’interesse da parte dei governi e degli enti di formazione: “Proprio  vicino a Cannes è stata fondata la Maison de l'Intelligence Artificielle, con lo scopo di sensibilizzare i giovani all’uso consapevole delle tecnologie e stimolare talenti – ha detto durante il suo intervento in collegamento Marco Landi, past president di Apple e presidente onorario di EuropIA –. Perché non creare una ‘casa dell’intelligenza artificiale’ anche in Italia, magari proprio a Padova?”. Senza dimenticare che lo sviluppo tecnologico comporta anche problemi: “Oggi nei settori delle alte tecnologie la partecipazione delle donne è al di sotto del 10%: l’IA però deve essere inclusiva, gli algoritmi non devono essere pensati solo da e per gli uomini”.

Uno spunto sviluppato nei loro interventi da Anna Mareschi Danieli, del direttivo della Danieli & C. SpA oltre che vicepresidente di Confindustria Udine, e da Chiara Corazza, componente del #G7 Gender Equality Advisory Council e del G20 EMPOWER Alliance, durante il panel di discussione moderato da Mauro Conti, Advisor for Academic Entrepreneurship development presso l’università di Padova. Per Mareschi Danieli “bisogna sfatare il mito che la tecnologia, che da sempre modella e orienta il mondo del lavoro, rappresenti una minaccia per industria e occupazione. Lo è se l’economia non si adegua, altrimenti l’automazione crea occupazione e crescita, aumenta sicurezza e salari e riduce – dato tutt’altro che trascurabile – l’impatto ambientale”. Corazza ha invece sottolineato che “l’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare il nostro modo di vivere, pensare e lavorare, in quanto tale non può essere separata dall’inclusività. Già oggi sono presenti distorsioni pericolose: pensiamo ai sistemi per il riconoscimento facciale, che penalizzano sistematicamente le donne e gli appartenenti alle minoranze, o agli algoritmi per la selezione on line dei curriculum, che spesso leggono escludono proprio i cv femminili. Anche per questo oggi ci sono così poche donne nei settori economici Stem”.

Un invito alla riflessione pienamente raccolto nel suo indirizzo di saluto da Monica Fedeli, prorettrice con delega alla Terza missione e rapporti con il territorio, che al riguardo ha aggiunto: “Sia la ricerca di base che quella applicata sono fondamentali; l’importante è che impresa e ricerca siano in stretta connessione, far uscire la scienza dai nostri laboratori. Anche per questo saremo presenti al World AI Cannes Festival”.