
Iniziati i lavori per il restauro della facciata e del portico di Palazzo Capodivacca
16.09.2025
I primi ponteggi sono stati installati nelle scorse settimane e i lavori dovrebbero proseguire per alcuni mesi.
Si tratta del restauro della facciata e del portico di Palazzo Battaglia-Capodivacca (porzione di Palazzo del Bo che include l'ingresso laterale al Cortile Nuovo), affacciato su via San Francesco, compreso tra la porzione ottocentesca di Palazzo del Bo, a sinistra, e l’edificio ad angolo sulla Riviera dei Ponti Romani, a destra.
L’intervento ha come obiettivo il consolidamento e il restauro degli elementi decorativi della facciata, con particolare attenzione agli intonaci e agli elementi in pietra di Nanto, nonché agli elementi in pietra, agli intonaci, alle superfici e alle opere in ferro del portico, oggi fortemente danneggiati a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e all’inquinamento.
L’attuale aspetto di Palazzo Battaglia-Capodivacca è il risultato di una complessa vicenda edilizia iniziata nel XV secolo. A partire dal 1492, infatti, il complesso universitario di Palazzo Bo fu progressivamente ampliato attraverso l’acquisto degli edifici circostanti, fino a occupare l’intero isolato attuale. I principali lavori di ampliamento si svolsero tra il 1542 e il 1601 e, nel corso del XIV secolo, il nucleo universitario inglobò anche il palazzo della storica famiglia Capodivacca, costruito agli inizi del Trecento.
La parte destra dell’attuale facciata venne aggiunta nel 1501, quando Cardino Capodivacca conferì all’edificio l’aspetto rinascimentale che lo caratterizza ancora oggi. Questa porzione architettonica fu in seguito integrata nel complesso universitario durante i restauri realizzati negli anni Trenta e Quaranta del Novecento. In quel periodo, durante i lavori di rinnovamento del cosiddetto periodo “Antiano”, il palazzo rischiò di essere demolito a causa di gravi problemi statici: fu solo grazie all’intervento del Rettore che se ne preservò almeno la facciata, seppur con alcune modifiche. In particolare, le due bifore centrali del primo e del secondo piano, insieme alla prima e all’ultima finestra del secondo piano, vennero trasformate in poggioli.
Negli anni Quaranta del Novecento, durante l’espansione urbanistica del complesso del Bo e nel clima di rinnovamento promosso da Gio Ponti, l’Ateneo avviò nuovi interventi edilizi. Il rettore Carlo Anti decise infatti di ampliare Palazzo Bo ridefinendone spazi e funzioni. In questo contesto, Palazzo Battaglia-Capodivacca fu inglobato per ospitare le stanze del Rettorato al piano superiore. I lavori, iniziati nel 1938 e conclusi nel 1942, modificarono ulteriormente la facciata cinquecentesca e comportarono anche la realizzazione di un porticato aperto per creare un nuovo ingresso laterale al Cortile Nuovo del Bo.
Dalla conclusione di questi interventi non sono più stati eseguiti lavori di restauro sulla facciata del palazzo.
Facciata di Palazzo Capodivacca prima degli interventi del periodo “Antiano”
Per i lavori, stimati in 140.000 euro, verranno rimosse le rastrelliere per le biciclette così da riportare la struttura alle sue linee originarie. Inoltre, il Bo ne approfitta per eseguire il restauro dei serramenti su tutta la facciata, che sarà la prima fase dell'intervento previsto in un progetto complessivo di restauro dei serramenti esterni, dei quali l'ateneo ha completato la mappatura.
Il restauro in corso permetterà di preservare e valorizzare questo importante patrimonio storico, restituendo alla città la bellezza originale di Palazzo Battaglia-Capodivacca.