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Comunicazioni

Le emozioni delle cartografie pandemiche in uno studio del Dissgea

14.01.2021

La diffusione della pandemia ha portato con sé anche una diffusione virale di immagini. Tra queste, le visualizzazioni cartografiche (mappe dinamiche, dashboard, infografiche, ecc.) hanno assunto un ruolo cruciale. Basti pensare alla grande forza iconica assunta dalla mappa dei contagi e dei decessi da coronavirus della Johns Hopkins University. Le rappresentazioni spaziali, tuttavia, sono state protagoniste non solo della comunicazione scientifica, governativa e mediatica, ma anche di una ben più variegata espressione degli impatti esistenziali ed emozionali del virus.

La ricerca "Pandemic Cartographies: A Conversations on Mappings, Imaginings, Emotions", recentemente pubblicata da un gruppo di studiosi Unipd del Dissgea e del suo Centre for Advanced Studies in Mobility and the Humanities, nasce da una tempestiva osservazione di questi materiali cartografici eterogenei a partire dalla prima fase dell'emergenza. Uscita sulla rivista "Mobilities", la ricerca ha indagato in particolare la mobilità nel web di diverse tipologie di immagini cartografiche, sottolineando la dimensione del trauma che emerge dall'uso dei cromatismi, la solidarietà costruita attraverso gli strumenti digitali cartografici, la visualizzazione mediatica del corpo della nazione infetto, la creatività del linguaggio artistico nella costruzione di mappature alternative della condizione pandemica.